Visita pastorale a S. Biagio

Visita pastorale a S. Biagio

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 44/2011
 
‘Siate ovunque testimoni di Cristo’
Il ritmo della preghiera ha scandito l’attesa della Visita Pastorale dell’Arcivescovo alla Parrocchia cittadina di San Biagio svoltasi dal 21 al 27 novembre. L’adorazione eucaristica settimanale, la lectio divina del primo venerdì del mese e i momenti di preghiera organizzati dai gruppi parrocchiali, hanno contribuito a preparare il cuore della comunità ad accogliere il suo Pastore.
Il quartiere San Biagio è uno dei più antichi e popolosi della nostra città e da sempre la sua vita è unita a quella della Parrocchia, dedicata al martire armeno, vescovo di Sebaste. Il vissuto quotidiano, fatto di lavoro, di intraprendenza costruttiva, di impegno politico e sociale, di studio e di svago, si intreccia all’anima spirituale del nostro borgo, la nostra piccola chiesa, che perpetua nel nome di Cristo il suo messaggio di speranza solidale lungo i secoli e attraverso le generazioni.   Mons. Giuseppe Verucchi ha voluto incontrare questo territorio e la sua gente, visitando le realtà rappresentative del mondo economico, commerciale, sanitario e assistenziale, scolastico e sportivo del quartiere. Ha partecipato alla vita della parrocchia durante la settimana per conoscere da vicino le molteplici attività che vi si svolgono ed incontrare gli operatori di pastorale, gli animatori, i volontari, i gruppi più numerosi e quelli più piccoli, i semplici fedeli. ‘Un bagno di umanità’ l’ha definito l’Arcivescovo durante l’assemblea parrocchiale in cui ha potuto entrare in dialogo con tutti e conoscere gli aspetti positivi e quelli problematici della vita della comunità. Cosa caratterizza il cammino autenticamente fedele a Cristo di una parrocchia? Essere assidua alla Parola di Dio e all’Eucaristia, alla preghiera incessante, all’unione fraterna e corresponsabile, alla carità senza compromessi, alla missionarietà senza timori. Il territorio che abbraccia la nostra chiesa e la circonda, non è una sorta di extraterritorialità, ma luogo di incontro e di evangelizzazione con la testimonianza concreta della vita. ‘Siate ovunque testimoni dell’amore di Cristo’ – ha esortato l’Arcivescovo – a servizio di tutti con umiltà, senza distinzioni né chiusure, con la gioia intima che proviene solo dall’amicizia con il Signore. Ci sono luoghi che attendono che molte solitudini siano consolate, tante mani stanche siano accarezzate. La Casa di Cura Domus Nova, con i suoi 50 lungodegenti, e la Casa di Riposo San Giovanni Bosco che l’Arcivescovo ha visitato fermandosi in ogni stanza, accanto ad ogni letto, sono nel cuore della parrocchia e devono essere nel cuore di ciascuno. Gli anziani, gli ammalati, presso alcuni dei quali l’Arcivescovo si è recato per conoscerli personalmente, e il piccolo, straordinario gruppo del Cvs, sono i veri tesori della nostra comunità perché l’offerta della loro sofferenza è la preghiera più preziosa e gradita a Dio.
Uno dei momenti più densi di significato è stata la visita al Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale dove opera una quindicina di persone che si occupano della distribuzione di viveri e vestiario agli indigenti e alle famiglie in difficoltà, in collaborazione con la Caritas Diocesana. L’Arcivescovo ha potuto constatare il grande lavoro dei volontari che va dallo scaricare il camioncino proveniente dal magazzino del Banco Alimentare di Imola, alla preparazione e distribuzione dei pacchi di cibo a lunga conservazione, al riordino di abiti usati a disposizione dei bisognosi. Cuori grandi e braccia forti di cui Teresa Gondoni è veterana e fondatrice, ‘la regina’ della Caritas di San Biagio, come l’ha affettuosamente definita l’Arcivescovo.
La lista degli indigenti iscritti presso il Centro conta 250 persone e 30 famiglie, ma le cifre sono purtroppo in aumento. Parrocchia e territorio collaborano in questa triste emergenza: molti esercenti con generosità donano alimenti freschi che arricchiscono i pacchi viveri e permettono ai volontari di accogliere i numerosi bambini di queste povere famiglie con dolcetti e brioche, mentre è incessante la donazione da parte dei parrocchiani di viveri e vestiario. Non è vero che la crisi economica debba renderci necessariamente più indifferenti ed egoisti. La gente di san Biagio testimonia il contrario e la nostra città, che nel giorno della Colletta Alimentare, sabato 26 novembre, ha donato il 6% in più di alimenti rispetto allo scorso anno, afferma che nessuna crisi economica può fermare l’amore solidale.
Festoso e allegro l’incontro con i quattro gruppi famiglie che nel tempo si sono costituiti in parrocchia, rispondendo ad esigenze aggregative diverse, ma uniti dal desiderio di vivere nella comunità un cammino di fede per sé e per i propri figli. Certamente più impegnativo è stato per l’Arcivescovo incontrare e dialogare con i bambini delle scuole del quartiere, del catechismo e con i gruppi giovanili dell’Ac e dell’Agesci. Le loro domande senza sconti, esigenti di verità e coerenza, interpellano fortemente tutti noi adulti e sollecitano risposte vere perché il futuro appartiene a loro.
Nella Santa Messa di chiusura della Visita, l’Arcivescovo ha espresso il suo apprezzamento per le tante iniziative e attività della parrocchia e per la sua vita di fede e carità e ha incoraggiato tutti ad essere fedeli al mandato missionario che Cristo ha consegnato a ciascuno di noi: essere sempre e ovunque, in famiglia, in parrocchia, nel quartiere, nella vita di ogni giorno, testimoni vigili, pazienti e tenaci dell’amore fedele ed eterno di Dio per ogni creatura.
La Parrocchia di San Biagio