Ss. Simone e Giuda accoglie Don Mauro

Ss. Simone e Giuda accoglie Don Mauro
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 36/2012
      
Domenica 30 settembre a Ravenna, nella cornice festosa della chiesa parrocchiale dei SS. Simone e Giuda il nostro Arcivescovo, ha condotto, come un padre di famiglia farebbe coi suoi figli, la celebrazione per l’ingresso del nuovo Parroco Don Mauro Soru. Molto intenso il momento della Consegna dei simboli. Mons. Verucchi, con sapienza pastorale, ha spiegato e commentato ogni passaggio del rito, ricco di segni e azioni simboliche. Dalle mani del Vescovo questi segni e gesti sono passati nelle mani del nuovo Parroco perché li renda presente ed efficaci nella comunità che gli è stata affidata. Luciano, fratello di Don Mauro, ha portato il libro delle Sacre Scritture: la Parola deve essere luce del cammino per il pastore e l’intera comunità. Mariolina, Giusy e Lucia hanno offerto il pane e il vino: è il Parroco che, a nome del Vescovo, presiede l’Eucarestia sorgente di ogni Comunità cristiana e vertice di tutto. Accanto al pane e al vino la chiave del tabernacolo perché il pastore inviti i suoi fedeli a sostare spesso davanti a Gesù in adorazione, nella convinzione che il centro di tutto è Gesù. Giordano ha consegnato una stola violacea, quella stessa stola che il sacerdote indossa nel confessionale quando dispensa il perdono del Signore.
Domenico ha portato sull’altare gli oli sacri, perché è nei sacramenti che si genera e rafforza la vita di Grazia. E poi, segno vivente della comunità, si è presentata una giovane e bella famiglia. Mattia e Federica con le loro tre bimbe Giulia, Giorgia e Gaia sono stati accolti dal nuovo Parroco in rappresentanza di tutte le famiglie della Parrocchia. Il Parroco prendendo in braccio la più piccola ha simbolicamente accolto tutta la comunità di cui deve avere cura il pastore, soprattutto i piccoli e deboli in età e nella fede. Dopo la Liturgia della Parola, la Consacrazione e la Comunione, Il Vescovo ha ceduto simbolicamente la sede al nuovo Parroco perché possa celebrare i Sacri Riti e guidare il gregge a lui affidato. Infine le parole di Licia, a nome di tutta la Comunità, hanno dato il benvenuto a Don Mauro che ha risposto dicendo che assieme alla debolezza e ai limiti inevitabili della persona porta il dono più grande che ha, cioè la grazia del Sacerdozio. Festa gioiosa ma raccolta, vissuta e partecipata con fede da tutti. Innumerevoli sono i nostri sinceri ringraziamenti. Il primo a Sua Eccellenza, a Don Cristian, ad Adriano e Matteo giovane seminarista. Ma anche ai bravi chierichetti, al Coro Don Bosco e ai musicisti. Ma soprattutto grazie ai bimbi, ragazzi e giovani, a tutta la gente presente perché al loro nuovo Parroco hanno manifestato quel calore e affetto in quel clima di famiglia che si deve respirare in ogni comunità cristiana raccolta attorno a Cristo Buon Pastore.
 
Saluto dei parrocchiani
Rev.do Don Mauro, nel saluto che sull’Alveare hai rivolto alla tua comunità parrocchiale, hai parlato dell’obbedienza ai tuoi Superiori che ti ha spinto qui a Ravenna, tra noi. Un’obbedienza che non è mai facile, che tocca te, la comunità dei Salesiani e l’intera comunità. Cerca di capirci: se per te non è facile inserirti nella nuova realtà, metti in conto che anche per noi ci vorrà tempo per conoscerti ed entrare in confidenza. Ma nella fiducia e stima reciproca dovremmo fare abbastanza presto.
Sei stato colpito ‘così dici nell’articolo- dalla cordialità, dall’accoglienza e da un volontariato così presente,vivace e generoso. E’ vero. Anche noi vediamo che è una grande ricchezza che non dobbiamo disperdere e dobbiamo alimentare con sempre nuove forze. Aiutaci a tenerlo unito.
Sei a San Simone e Giuda, parrocchia giovane che sta costruendo pian piano la propria storia. E sei il terzo Parroco. Il primo, Don Ivano, parroco alla ‘don camillo’, energico e deciso ma facile a commuoversi di fronte alle necessità della sua gente; Don Mino giovane, intraprendente, incantatore di serpenti quando parlava ai bambini e ragazzi, un vulcano di iniziative a cui facevamo fatica a star dietro. Ora sei arrivato tu Don Mauro pacato e riflessivo, che conquisti con la dolcezza del tratto e della parola, disponibile all’incontro e al dialogo. Tutti e tre diversi. Ognuno col proprio carattere ma tutti e tre ‘ come hai scritto sul giornalino- nella passione per Dio e per i giovani.
Grazie perché hai accettato di essere con noi. Sìi per noi il buon pastore che ha cura di tutti, ognuno con la sua storia, i suoi problemi e le sue belle qualità, con risorse buone per la Comunità.
Caro Don Mauro, ti accogliamo con gioia. Ti assicuriamo fin d’ora la nostra vicinanza e collaborazione. Tanti e tanti auguri di benvenuto da tutti noi.
I tuoi Parrocchiani