L’omelia di Mons. Giuseppe Verucchi durante la S. Messa di commiato

L’omelia di Mons. Giuseppe Verucchi durante la S. Messa di commiato
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 1/2013
 
Un cammino che abbiamo percorso insieme
 
Pubblichiamo il testo dell’omelia di Mons. Giuseppe Verucchi durante la Santa Messa di commiato dalla Diocesi, domenica 6 gennaio nella Cattedrale di Ravenna.
 
Mons. Giuseppe Verucchi
Era il 3 Giugno 2000.
Una giornata ‘calda’. L’inizio ormai dell’estate che mi avrebbe visto sudare e goccioloni nelle varie celebrazioni. Subito dopo l’ingresso ho amministrato la prima Cresima, a Sant’Antonio. All’aperto. Con un sole da cuocermi la testa’ Tanto CALDO!!! – nell’aria.
Ma io non conoscevo nessuno! Forse due persone in TUTTO. Non ho mai manifestato: la difficolta di quei primi momenti; gli interrogativi che mi ponevo; il desiderio che nutrivo di vivere la paternità tra di voi! Ma come fare?
Il mio cuore soffriva il ‘FREDDO” in quell’estate CALDA; non sentivo calore attorno a me’ anche se sudavo tanto. Sono passati 12 anni.
Intensi. Ricchi di incontri, celebrazioni, Cresime, Visite Pastorali, catechesi, Lectio Divina, ritiri, confessioni, dialoghi, visite a realtà ecclesiali e civili, partecipazione alle vicende della gente.
12 anni che sono volati, almeno per me.
Esperienza bella! Ci sono stati anche i momenti veramente DURI. Difficili e pesanti da affrontare. Sofferenze da accettare e offrire. Ma belli perché sono stati anni in cui ho visto tante persone e cuori aperti alla Parola, a Cristo, alla confessione, all’Eucaristia Domenicale; ma anche perché mi avete aiutato a vivere nella volontà di Dio e a dire al Signore ‘FAI TU’. Mi avete aiutato con la vostra vita di fede e di testimonianza. Ed anche per il bene che mi avete voluto, per l’affetto da cui mi sono sentito circondato.
Ora siamo al termie di un TRATTO di strada’ percorso insieme. È il 6 gennaio. Fa un gran FREDDO nell’aria ma io sento il CALORE dell’amore che il Signore ci dona in abbondanza. Il calore della comunione che è andata crescendo nella Chiesa. Il calore dell’affetto che voi avete per me’ e io per voi. Il bene che tante persone mi hanno voluto e mi vogliono: questo è il calore che mi riscalda.
 
DESIDERO LASCIARE ALCUNI RICORDI
Se volete li possiamo considerare Doni e grazie che il Signore ci da.
Impegni di vita che mettiamo, insieme ai Magi, davanti a Gesù Bambino.
Raccomandazioni che un padre, un pastore’ fa ai figli nel momento di lasciarli ad un altro pastore.
Li prendiamo INSIEME! Come ricordi e come impegni di vita.
Viviamo una FORTE VITA DI FEDE! Accogliamo Cristo e ciò che ci ha detto. Viviamo UNITI A LUI. In grazia di Dio. Viviamo con GIOIA LA VITA DI FEDE. Perché la vita di fede è LIBERTÀ-VERITÀ-AMORE-BELLEZZA-VITA DIVINA. Perché rende più umana la vita umana. Perché ci dà la speranza del paradiso. Viviamo la COMUNIONE FRATERNA.
Accogliamola come dono del Signore; Viviamola con impegno e in letizia.
Cresciamo nella CORRESPONSABILITÀ e COLLABORAZIONE a livello personale e pastorale.
Ci guidi in questo cammino: lo Spirito Santo, la Parola di Dio (che troviamo nella Sacra Scrittura, nella Tradizione e nel Magistero della Chiesa). Sempre attenti alle indicazioni del VESCOVO.
Rafforziamo la TESTIMONIANZA e la MISSIONARIETÀ.
Il DONO della Fede: va nutrito e difeso; va vissuto con gioia. Ma va anche donato! Se no muore anche dentro di noi. Gustiamo la gioia di poter aiutare altri ad incontrare e accogliere Gesù.
Viviamo un grande AMORE FILIALE A MARIA. Ci è madre. È un grande esempio di fede. Prega per noi.
NELLA SOCIETÀ. Viviamo: presenza, coerenza, competenza, impegno, amore alle persone, spirito di servizio per il bene comune. Così potremo essere PERSONE NUOVE e per una SOCIETÀ NUOVA.
NELLA DIOCESI.
Amiamo la nostra Chiesa locale come nostra madre.
Amiamoci vicendevolmente.
L’amore vero bello’ fa guarire i malati e ‘resuscitare anche i morti’.
ACCOGLIAMO il NUOVO VESCOVO:
con fede-amore-gioia-volontà di ascoltarlo-seguirlo-collaborare.
Facciamogli sentire un grande calore, anche se siamo in gennaio.
In Lui è Gesù, il Buon Pastore, che si rende presente.
 
UN SALUTO
Vi ringrazio! Per il bene che mia avete voluto. Per il ricordo nella preghiera e nella Santa Messa.
Per la collaborazione e l’ubbidienza che avete vissuto
Vi chiedo perdono! Per i miei difetti, limiti, errori. Per le parole NON DETTE quando era il caso di dirle. Per le PAROLE DETTE quando bisogna non dirle.
Per le sofferenze che eventualmente vi ho causato.Vi chiedo e vi assicuro: la preghiera. Tanta preghiera.
Io vi ricorderò ogni giorno alla consacrazione, nella Messa, e nel Santo Rosario.
Vi ho voluto bene come un papà e una mamma amano i propri figli.
Vi porto nel cuore.