La Veglia di Pentecoste in Cattedrale

La Veglia di Pentecoste in Cattedrale

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 23/2011
 
Nel giorno di Pentecoste, la Chiesa celebra la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e su Maria riuniti nel Cenacolo, momento in cui ha inizio la vita della Chiesa nella Nuova Alleanza. Sabato 11 giugno, Vigilia della Solennità di Pentecoste si è tenuta in Cattedrale a Ravenna alle ore 20.45 la Veglia Cittadina durante la quale abbiamo celebrato il dono di Grazia, che rinforza le virtù teologali nel cuore e nello spirito degli uomini.
In unione con il nostro Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi assieme ai diversi Sacerdoti, Gruppi, Movimenti ed Associazioni, concordi nella preghiera, abbiamo invocato sulla nostra Chiesa Diocesana lo Spirito di Unità perché possiamo essere sempre più testimoni della Speranza che è in noi. E’ stata esposta solennemente l’Eucaristia, poi durante la preghiera processionalmente fino all’altare è stato portato l’Evangeliario e si è fatta l’offerta dell’incenso. I presenti hanno ascoltato un breve testo tratto da un omelia di Paolo VI che ci ricorda come ‘la Pentecoste è permanente, è attuale: lo Spirito Santo non abbandona la Chiesa, Esso non abbandona i suoi’. Abbiamo anche meditato in merito ai sette doni dello Spirito Santo:
Sapienza: (Mt 5, 13-16);
Intelletto: (Mt 11, 25-27);
Consiglio: (Lc 1, 34-38);
Fortezza: (Mt 10, 16-20);
Scienza: (1 Cor 2,11-13);
Pietà: (Rm 8,14-16)
Timor di Dio: (Sir 1,9-11.2,7-10.16-17).
Al termine di ogni riflessione, che è stata proposta da sette Associazioni ecclesiali, veniva portato davanti all’Evangeliario ai piedi dell’altare un cero acceso, segno del dono dello Spirito. L’Arcivescovo nel suo intervento ha sottolineato alcuni momenti della missione dello Spirito.
1) Lo Spirito è presente in Maria. Quando lo Spirito scende entra in Maria per renderla feconda; lo Spirito opera nel concepimento, e poi ancora lo Spirito opera in Lei per la sua missione quando Maria si reca in visita alla cugina Elisabetta.
2) La missione dello Spirito sulla vita pubblica di Gesù; lo Spirito lo spinge in maniera forte perché vada ad annunciare la Parola.
3) Lo Spirito è presente nella Chiesa del Cenacolo.
Cosa significa vivere la Pentecoste, si è chiesto Mons. Verucchi? Lo Spirito scende in ognuno di noi per far nascere in maniera più viva il Cristo Morto e Risorto; lo Spirito viene per rinnovare la Chiesa, le Comunità e la nostra vita personale. E’ una Chiesa chiamata a rinnovarsi, a convertirsi, alla testimonianza forte, coraggiosa. Preghiamo lo Spirito perché ci trasformi in nuove creature. Hanno fatto seguito le Preghiere dei Fedeli e il canto del Padre Nostro. Poi l’assemblea ha invocato lo Spirito attraverso una Preghiera di Paolo VI. Infine l’Arcivescovo ha concluso impartendo la Benedizione Eucaristica. L’effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa ci spinge ora fino agli estremi confini della terra, lo stesso invito che il nostro Pastore ha messo in evidenza, chiedendoci di testimoniare la bellezza della fede a tutte le genti perché giungano a credere, ad amare e a sperare.
Julles Metalli
 
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