Notti di Luce: Arte e Spriritualità
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 23/2011
Un’iniziativa dell’Opera di Religione a favore della Comunita universitaria
La Comunità Universitaria, grazie alla disponibilità dell’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna, ha organizzato una serie di aperture straordinarie dei monumenti patrimonio Unesco dedicate esclusivamente a studenti universitari.
L’iniziativa si è conclusa martedì 7 giugno con la visita presso la chiesa di Sant’Apollinare Nuovo. Ma il percorso di arte e fede ha visto varie tappe. Il Battistero Neoniano, simbolo del battesimo e dell’ingresso nella chiesa. Il secondo appuntamento presso la Basilica di San Vitale dove tutto ci rimanda alla storia del cammino dell’uomo che cerca Dio, al Sacrificio compiuto sulla Croce da Cristo del quale ogni celebrazione Eucaristica è memoria viva. Per passare poi al Mausoleo di Galla Placidia, che è tempio della vittoria di Cristo sulla morte e visione mistica ‘dell’altro mondo’, dove è specificato che la Parola di Dio serve per dissetare la nostra anima dalla sete di Dio proprio come le creature si dissetano di acqua pura. Infine a Sant’Apollinare Nuovo, dove si assiste alla processione dei santi e delle Vergini verso il Cristo e la Madonna in trono.
L’iniziativa aveva come obiettivo quello di promuovere la conoscenza dei monumenti tra gli studenti universitari, che pur vivendo in questa città, troppo spesso si dimenticano del patrimonio che li circonda, sia per poco tempo che per mancanza di qualcuno che spieghi loro quello che vedono. Ma le ‘Notti di Luce’ sono state importanti anche per ridare ai mosaici ravennati il loro vero significato: la Luce come segno del Cristo Risorto, la Fede perchè le narrazioni sono testimonianza di una chiesa che vive e infine la Parola perché le immagini nascono come espressione della Parola di Dio.
Tenendo presenti questi aspetti si è deciso di organizzare questi appuntamenti negli orari serali mantenendo sempre fisso il martedì, evitando l’affollamento diurno e approfittando della magia della notte.
La risposta è stata molto positiva sia in sensazioni che in numeri che si sono radunati.
A fare la differenza da una normale visita è stata la presenza di due guide d’eccezione, Don Guido e Giovanni Gardini, che attraverso un’introduzione storica prima hanno percorso le vicissitudini del monumento, tra esigenze di committenza e necessità educative ed illustrative, fino ad arrivare alla spiegazione religiosa della rappresentazione.
Comunità universitaria Ravenna