La sede dell’Azione Cattolica intitolata ad Ulrico Sarti

La sede dell’Azione Cattolica intitolata ad Ulrico Sarti

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 44/2011
 
Sabato 12 novembre, nella sala del Seminario Arcivescovile di Ravenna, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi, del Presidente Nazionale Prof. Miano, del Presidente Diocesano Fabio Zannoni e del delegato del Sindaco di Cervia Riccardo Todoli, si è svolta una toccante cerimonia per intitolare la Sede dell’Azione Cattolica di Ravenna ad Ulrico Sarti, mio fratello, mancato nell’ormai lontano 1942, a soli 12 anni, ma ancora oggi più vivo che mai grazie all’esempio che nella sua breve vita ha lasciato, con il ricordo di quelli che lo hanno conosciuto e con i pensieri che ha scritto in alcuni quaderni divenuti fonte di ispiratrice per quanti hanno avuto l’opportunità di leggerli.
Io da tempo sono chiamata a partecipare alle cerimonie che spontaneamente, direi quasi per volontà di Dio, si stanno sempre più frequentemente celebrando nel ricordo di questa figura apparsa sulla terra di Cervia come una fugace meteora, che però ha lasciato un solco tanto profondo che anziché passare nell’oblio, acquista anno dopo anno una luce sempre più viva ed una notorietà sempre più ampia.
Mi piace ricordare che il 4 maggio 2008, in occasione del 140° anniversario della Fondazione dell’Azione Cattolica, fu portato in Piazza S. Pietro, alla presenza del Papa, lo stendardo di Ulrico e nel momento in cui i giovani presenti lo alzarono quasi come un vessillo e bandiera della loro partecipazione ad un evento così importante, la commozione non solo fu enorme per me in quanto sorella, ma fu evidente per tutti i presenti.
Quest’ultima cerimonia, anche per l’importanza della decisione di intitolare ad Ulrico la Sede è stata per me ancora più coinvolgente in quanto, pur alla presenza di numerose persone e di tanti giovani, è stata sicuramente più intima e diretta nel ricordo di questa figura che riesce a sorprendere sempre di più, proprio perché, nonostante si allontanino nel tempo i ricordi di chi lo ha conosciuto e nonostante molti dei compagni lo abbiano raggiunto in cielo, pare esser nata una fiammella che con il passare del tempo anziché spegnersi, aumenta sempre di più la sua luce e il suo calore.
Le parole di Mons. Verucchi sono state le più toccanti perché sembrava che parlasse di un ragazzo che lui aveva personalmente conosciuto: in realtà era evidente che oltre a leggere il libro scritto da Sandra Baldelli sulla breve vita di Ulrico, il nostro Arcivescovo aveva avuto modo di vagliare e valutare dall’alto della sua cultura, la profonda spiritualità delle meditazione di un ragazzo appena dodicenne.
Il Presidente Nazionale Prof. Miano ha invece illustrato l’importanza della santità nella vita quotidiana traendo lo spunto dalle poche informazioni sulla vita di Ulrico, ma ripromettendosi di approfondirne la conoscenza e di divulgarne i pensieri e il ricordo della sua vita in ambienti molto lontani dalla terra di origine. Anche questo pare essere un segno che il Signore vuole che la figura di mio fratello divenga un esempio per una moltitudine sempre crescente di giovani che dovrebbero trarre spunti e motivazioni per rendere la loro vita all’insegna di quella santità quotidiana così bene illustrata dal Prof. Miano.
Ancora più commovente ai miei occhi l’intervento del Presidente Diocesano Fabio Zannoni che ricordando con orgoglio la manifestazione di Roma, si è visivamente emozionato per gli effetti che lo stendardo raffigurante Ulrico aveva provocato in tutti i presenti.
Da ultimo il rappresentante del Sindaco di Cervia, Riccardo Todoli (assessore ai parchi ed ai giardini), ha annunciato l’intenzione dell’Amministrazione Comunale di intestare ad Ulrico un’aiuola di Cervia.
L’idea è venuta proprio dalla prefazione che l’Arcivescovo ha scritto per il libro di Sandra Baldelli ‘Un ragazzo di ieri per i ragazzi di oggi’: ‘c’è un fiore a Cervia che non deve essere dimenticato. Un fiore che ha donato in poco tempo pace, gioia, valori e fede. È Ulrico Sarti’.
Anch’io ho fatto un breve intervento che la grande emozione ha reso forse meno spontaneo ma credo che tutti i presenti mi abbiano perdonato. Al termine i partecipanti hanno raggiunto la Sede e con la benedizione del Vescovo si è svolta la cerimonia con l’installazione di una targa con il nome di Ulrico e con l’affissione in una delle stanze di quello stesso stendardo che era stato portato a Roma.
In quel momento ho ricordato la trepidante ammirazione che mio fratello nutriva nei confronti di Pier Giorgio Frassati, ora Beato, al quale era intestata la Sede dell’Azione Cattolica nel Vescovado di Cervia e mi ha commosso il fatto che ora sia lui a ricoprire questo importante ruolo.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali hanno preso questa decisione e che hanno organizzato la cerimonia.
Donata Sarti