La fede giovane dei romagnoli

La fede giovane dei romagnoli

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 23/2016

 

In mille venerdì alle Indie al “Soundcheck per Cracovia” con l’arcivescovo Lorenzo

Un Padre Nostro recitato nel cuore del divertimento notturno in Riviera. È stata la discoteca le Indie a ospitare venerdì 10 giugno l’evento in preparazione alla Giornata mondiale di Cracovia organizzato dagli Uffici di Pastorale Giovanile delle sette diocesi della Romagna. Oltre mille giovani arrivati a Pinarella da Faenza, Forlì, Cesena, San Marino, Rimini, Imola e Ravenna per pregare, riflettere e divertirsi insieme, come faranno poi a Cracovia.

Questo è stato “Soundcheck per Cracovia”: l’evento aveva appunto come obiettivo quello di far conoscere i giovani che partiranno per la Gmg, introdurre il tema e preparare la partenza. Perché in discoteca? “Perché il Vangelo è gioia, come ci ricorda papa Francesco – spiega don Stefano Bucci, il delegato della Pastorale Giovanile di Ravenna, cui fa capo l’organizzazione del viaggio per le sette diocesi della Romagna –. E vogliamo che i giovani vivano così la loro fede, con gioia. Questi, in particolare sono giovani che hanno fatto una scelta, quella di partire e dedicare tempo a un pellegrinaggio che li farà crescere”. Assieme a loro, animatori, seminaristi e l’arcivescovo Lorenzo, in compagnia dei suoi omologhi di Cesena-Sarsina, Douglas Regattieri e di Imola, Tommaso Ghirelli. Uno scenario inusuale quello che si è presentato venerdì nella nota discoteca di Pinarella: a partire dalle 19 nel parcheggio che solitamente ospita le auto di chi va a ballare sono iniziati ad arrivare pullman di giovani dalle diocesi e dalle parrocchie per una serata a base di musica ma anche di riflessioni e Vangelo.

Dopo la cena allo stand, intervallata da musica pop, è stato il palco centrale della discoteca a ospitare il momento di preghiera, anch’esso del tutto particolare. La parabola del “Servo spietato” (Matteo, 18, 21-35) non è stata semplicemente letta ma rappresentata in forma di musica e danza. Di perdono ha parlato anche Daniele, giovane ospite di una casa famiglia della Papa Giovanni XXIII di Rimini, agli arresti domiciliari per microcriminalità, che proprio nell’esperienza della casa famiglia ha ritrovato uno spazio di conversione e ripensamento della sua vita: “Ho ancora tre anni da scontare, ma non mi sono mai sentito così libero – ha detto –. Il perdono ci rende liberi”.

E poi la riflessione dell’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni: “Noi vescovi siamo con voi e cammineremo con voi alla Gmg, in questo grande pellegrinaggio mondiale di giovani che, insieme, uniti dalla fede, possono essere un segno per il mondo e per un’umanità così divisa, in guerra e violenta. Un segno che è possibile un mondo diverso, e che noi e voi lo vogliamo diverso”. Video e canzoni, soprattutto l’Inno della Gmg, hanno chiuso la preghiera, al quale poi è seguito un momento di festa, con varie performance dei gruppi diocesani che parteciperanno alla Gmg. Per finire, ovviamente, in musica.

Appuntamento a Cracovia a metà luglio. Dalle diocesi della Romagna partiranno in 1.500.