Intervista a don Ennio Rossi

Intervista a don Ennio Rossi

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 47/2011
 
Ottocentocinquanta euro al mese: con questa cifra di partenza un ‘sacerdote novello’ vive, a Ravenna ma non solo. E come si arriva a questo importo? E’ presto detto: il centinaio di Sacerdoti della Chiesa di Ravenna-Cervia, riceve dall’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (sede: via Canneti, 3 ) una remunerazione che è stabilita ‘ per ognuno ‘ in base a una sorta di graduatoria-punteggio che tiene conto degli incarichi diocesani, delle comunità parrocchiali affidate e delle altre sue entrate. Per giungere all’importo stabilito dall’Idsc, però, una parte deve essere donata dai parrocchiani (tramite le questue domenicali, le donazioni etc’). C’è una terza strada per aiutare i nostri Sacerdoti: quella delle offerte liberali all’Idsc che ogni cittadino può fare nel corso dell’anno e che sono deducibili dalle tasse. Per capire meglio quanto sia importante aiutare i nostri Sacerdoti, anche facendo una offerta liberale (ci si può recare anche presso la sede dell’Idsc), ne abbiamo intervistato uno; si tratta di Don Ennio Rossi, da undici anni Parroco a Castiglione di Ravenna e Castiglione di Cervia; i due paesi, seppur economicamente e giuridicamente sono Parrocchie differenti, viaggiano a braccetto dal punto di vista pastorale.
 
Don Ennio, la crisi economica non risparmia nessuno. Voi Sacerdoti come la state affrontando?
La remunerazione che l’Idsc ci garantisce è già una buona cosa, però ha un limite: nel nostro territorio, le offerte che riceviamo dai parrocchiani sono piuttosto scarse e, perciò, non si può certo dire che noi sacerdoti viviamo nel lusso. Anche perché, è bene dirlo, spesso capita che quelle offerte noi dobbiamo utilizzarle per coprire le tante spese fisse (es. le bollette) o di manutenzione degli ambienti parrocchiali o delle altre strutture di proprietà della Parrocchia. Quindi, spesso, è il Parroco che ci rimette di tasca sua”
 
A Castiglione vi è una comune attività pastorale. Ci puoi elencare i principali luoghi di incontro e di socializzazione che appartengono alla Parrocchia?
‘Parto dalla chiesa di Castiglione di Ravenna ‘ che è intitolata a San Pantaleone ‘ l’ultima in cui sono stati fatti dei lavori: è stata completamente ristrutturata, salvaguardandone l’architettura neoclassica; l’inaugurazione è avvenuta il 19 settembre 2010. I lavori sono stati finanziati, per 300.000 euro dai fondi dell’otto per mille e per i restanti 700.00 circa dalla Parrocchia. A fianco della chiesa sorge la Casa di Riposo, anch’essa ristrutturata, che ospita venticinque persone. Di fronte, invece, è attivo il Centro Giovanile ‘Talità Kum’, inaugurato il 31 gennaio 2002, che è aperto tutto l’anno ed è a disposizione anche delle necessità del paese. Vicino al Centro, infine, sorge la Scuola dell’Infanzia, che attualmente ospita ottanta bambini (dal Nido alla Scuola Materna). Sia la Casa di Riposo che la Scuola dell’Infanzia sono intestate a San Giuseppe Cottolengo in quanto a Castiglione ‘ fino agli anni ’80 ‘ erano in servizio alcune suore del Cottolengo di Torino’.
 
Che importanza ha la presenza di queste realtà?
‘La chiesa è luogo di preghiera, di ritrovo della comunità durante le Sante Messe (la domenica: ore 8 e 10 a Castiglione di Ravenna, ore 11.15 a Castiglione di Cervia) di amministrazione dei Sacramenti, ma anche un ambiente visitato da tante persone che non frequentano la Parrocchia. Gli altri tre edifici sono stati voluti per unificare i due paesi, sono importanti luoghi di socializzazione e aiutano i castiglionesi a incontrarsi presso ambienti legati alla Parrocchia, lungo tutto il corso della vita. la Casa di Riposo consente a tanti anziani dei due paesi di trascorrere il loro ultimo tratto di vita in un ambiente sereno, bene assistiti e ben voluti da tutti, con la possibilità, per i loro cari, di andarli a trovare di frequente. La Scuola dell’Infanzia permette a tanti genitori che non hanno parenti cui ‘appoggiarsi’ di andare al lavoro in tranquillità, sapendo che i loro piccoli figli sono in buone mani, seguiti nella loro crescita da personale qualificato. Il Centro ‘Talità Kum’ è un ambiente dove si aiutano i giovani a crescere con valori umani e cristiani. Ospita gli spazi per il gruppi delle medie, del dopo-Cresima, dei giovanissimi e dei giovani: questi ultimi costituiscono il nucleo centrale delle ‘Sentinelle del Mattino’ in Diocesi. E’ lì che i giovani preparano il loro musical annuale e organizzano i campi scuola e i grest. Ma è anche il luogo dove tanti giovani dei due paesi ‘ anche se lontani dalla fede ‘ nel fine settimana possono venire per stare insieme ed essere bene accolti dai coetanei, evitando di andare al bar o in spiaggia’ ‘.
 
Queste realtà che hai descritto e l’attività pastorale della Parrocchia come vengono valutate dagli abitanti dei due paesi?
 ‘Direi bene, perché i castiglionesi percepiscono l’alto valore sociale di quello che si fa in questi edifici. Lo dimostra anche il fatto che vi sono molte richieste sia per la Scuola che per la Casa di Riposo. A questo proposito aggiungo che ‘ se potessimo contare su una percentuale ben più alta di offerte liberali fatte dai ravennati all’Idsc ‘ si potrebbero liberare delle quote dell’otto per mille da dedicare a iniziative sociali, caritative. E ‘ se accadesse davvero ‘ in futuro potremmo essere in grado di dare una risposta maggiore ai tanti bisogni dei nostri due paesi’.
Fabrizio Casanova