Il Campo Diocesano invernale

Alla scoperta della propria vocazione. Il Campo Diocesano invernale

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 1/2011
 
Il campo diocesano invernale che si è tenuto a Frontignano di Ussita, sui Monti Sibillini, è stato un grande dono che il Signore ha fatto a circa sessanta giovani che vi hanno partecipato. Quattro giorni sono pochi ma sufficienti per fare esperienza del Signore. Questo evento si inserisce in un percorso ben preciso di preparazione alla Gmg di Madrid, che si terrà nell’agosto 2011.
‘Fondati e radicati in Cristo’ è stato il tema centrale degli incontri e delle condivisioni. Gli incontri e le meditazioni sono state preparate da Don Gianni Passarella, organizzatore del campo e Parroco di Malva di Cervia, insieme al diacono (Don Lorenzo Rossini) e a quattro seminaristi di Ravenna, che con la loro testimonianza di vocazione hanno sensibilizzato noi giovani sull’importanza della vocazione. Don Franco, Parroco di Ponte Nuovo, ha celebrato le S. Messe.
Tanti giovani si sono confrontati sui temi importanti della fede e hanno vissuto quattro giorni di festa, amicizia e preghiera. Finalmente una Diocesi unita, attenta ai giovani, che in vista di un obbiettivo preciso (la Gmg 2011) si compatta. È stato importante innanzitutto il confronto, il dialogo tra realtà differenti, tra giovani che hanno gli stessi problemi di fede, le stesse difficoltà a confrontarsi col mondo. Si è riscoperto cosa veramente ci tiene uniti, ciò a cui aspiriamo e che vogliamo portare agli altri: l’incontro con Gesù. È stata un’occasione fantastica per risvegliare la nostra ‘fame’ di felicità, di amore, radicati e fondati in Gesù Cristo.
La testimonianza dei seminaristi è stata la cosa che più mi ha colpito. Una scelta del genere e tutto ciò che ha portato a farla è qualcosa che non deve essere taciuto. Sono persone fantastiche, identiche a noi, eppure a loro il Signore ha chiesto di percorrere questa strada particolare e controcorrente. Hanno dimostrato come scegliere il Signore sia sempre la cosa giusta. infatti solo Lui, nonostante i nostri difetti e le nostre indecisioni, sa sempre cosa è meglio per noi. È qui che diventa importante, soprattutto per noi giovani, il tema della vocazione. Per essere veramente liberi non ci si deve precludere nulla e soprattutto bisogna ascoltare pazientemente, nei gesti quotidiani e attraverso la preghiera, la volontà di Dio. La loro vita stessa di giovani al giorno d’oggi è una provocazione. E questa stessa provocazione, irradiata della luce e dalla felicità dei loro occhi è giunta, puntuale, ai nostri cuori.
Nicola Lugaresi
Animatore di Castiglione
 
 
 

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