Don Luigi Lorenzi

Don Luigi Lorenzi 

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 1/2011
 
 
E’ scomparso nei giorni scorsi in provincia di Bergamo dove si era ritirato presso familiari, Don Luigi Lorenzi, prete del clero ravennate-cervese. Aveva 84 anni, essendo nato nella bergamasca il 28 dicembre 1926. Era entrato nel Seminari arcivescovile di Ravenna all’inizio degli anni 50 del secolo scorso, proveniente da un istituto religioso, dopo che gli arcivescovi Lercaro (1947-1952) e Negrin (1952-1956) avevano lanciato un appello ai seminari lombardi e veneti manifestando disponibilità ad accogliere giovani vocazioni in esubero, per infoltire in un prossimo futuro le file del nostro clero diocesano.
Don Luigi Lorenzi, terminato a Ravenna il corso degli studi, era stato ordinato sacerdote da mons. Egidio Negrin il 29 giugno 1953, insieme ad otto compagni: Ugo Bonincontri, Luigi Bugatti (+1997), Giovanni Mari (+2007); Giovanni Pozzato (+1997), Lorenzo Rossato (+2004), Michele Serafino Soprani, Luigi Zeni (+1998) e Glicerio Zordan (+1993). Questa ordinazione simultanea di ben nove candidati al sacerdozio rappresenta a memoria un caso unico nella storia della nostra arcidiocesi.
Don Lorenzi è ricordato con benevolenza, per la sua cordialità e perenne sorriso, da cattolici oggi in età adulta, per la sua opera educativa di quei ragazzi d’allora quando era cappellano, cioè coadiutore del parroco: prima a Mandriole (1953-1954) e a Coccanile nel ferrarese (1954-1956), poi in città a San Vittore (1956-1958) e infine a San Giovanni Evangelista (1958-1967) restando accanto all’anziano parroco don Guido Mazzini fino alla sua morte. E’ stato anche cappellano delle Suore Carmelitane (1969-1975) e rettore prima della basilica dello Spirito (1973-1975), ultimamente della centralissima chiesa di San Domenico (1975-1990) prima che venisse chiusa al culto.
Interessato da problemi di salute, nel 1990 a 64 anni si era ritirato presso familiari a Dalmine dove nei limiti consentiti dalle condizioni fisiche ha continuato a prestar servizio esercitando il proprio sacerdozio, non mancando di apparire ogni tanto a Ravenna per un saluto ai vecchi amici. La sua memoria ora entra negli annali della nostra Chiesa locale.
E. T.