Gemelline: Intervista ad Enrico Masini

Gemelline: Intervista ad Enrico Masini

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 30/2011
 
Dallo scorso 26 giugno, due neonate gridano il loro amore per la vita: sono le due gemelle siamesi ricoverate al Sant’Orsola di Bologna e il cui caso ha assunto un rilievo nazionale. Le due piccole hanno in comune tre organi: il cuore, l’intestino e il fegato. I genitori abitano in provincia di Ravenna e hanno fatto di tutto perché, attorno alle due piccole, fosse mantenuta la massima tranquillità e il più grande riserbo. La madre fa parte dell’Associazione ‘Papa Giovanni XXII’; abbiamo intervistato Enrico Masini, che, per conto della realtà di volontariato fondata da Don Oreste Benzi, si occupa delle natalità difficili.
 
Quale è lo stato di salute delle due gemelline?
‘Venerdì scorso (29 luglio) c’è stato un peggioramento delle condizioni poi, per fortuna, le due bimbe si sono riprese. Tuttavia, occorre stare all’erta, perché non sappiamo come si evolverà la situazione’.
 
Da quanto tempo i genitori sapevano della loro condizione?
‘Quando fu fatta la prima ecografia sembrava andasse tutto bene, poi, alla seconda, si è evidenziato che le bimbe sono unite, hanno un solo ventre. I genitori però hanno deciso di portare avanti la gravidanza. Hanno già due maschietti, la madre è credente e praticante, impegnata nel volontariato; il padre ha una fede tutta sua, nel senso che crede comunque nell’esistenza di una entità superiore. Per loro è stata una scelta naturale’.
 
In futuro sarà necessario fare un intervento per dividerle. A quel punto solo una delle due sopravvivrà. Agli occhi del mondo non appare una scelta un po’ crudele?
‘Sono stati consultati tutti i Comitati di bioetica e anche le massime autorità della Chiesa e si è deciso di intervenire, quando lo si farà, non tanto per migliorare la loro qualità della vita, ma solo quando l’esistenza delle due sarà molto compromessa. A quel punto si opererà sì, ma solo per fare una scelta di vita, pur sapendo che sarà impossibile salvare entrambe’.
 
I genitori come stanno vivendo questa difficile situazione?
‘Questa vicenda li sta unendo molto; sono aiutati dall’Associazione, da parenti, da amici, da una missionaria. Hanno una grande forza e una fede che li sostiene. Hanno, giustamente, deciso di fare vedere ai maschi le due sorelline, di far trascorrere loro qualche ora insieme’.
 
A suo parere, c’è un insegnamento che emerge, per tutti ‘ atei e credenti ‘ da questa vicenda?
‘Mi è parso positivo che, anche fra coloro che, fra le righe, sostenevano che sarebbe stato meglio abortire, in pochi abbiano avuto il coraggio di dirlo. Credo davvero che la vita, anche in situazioni così drammatiche, è qualcosa che vale la pena di vivere’.
A cura di Fabrizio Casanova