Lettera a Don Giacomo

Lettera a Don Giacomo

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 30/2011
 
Don Giacomo Rolfi è improvvisamente deceduto lo scorso 28 luglio, vittima di un malore; i funerali sono stati celebrati sabato 30 luglio presso l’Opera di Santa Teresa. Sacerdote diocesano, 78 anni, Don Giacomo era stato ordinato il 29 giugno del 1961 da Mons. Baldassarri. Aveva ricoperto diversi incarichi come Vicario parrocchiale e, da molti anni, era vice cancelliere arcivescovile. Da molto tempo inoltre, prestava servizio, ogni giorno, come cappellano della Casa di Cura Domus Nova di Ravenna. Proprio alcuni fedeli della Casa di Cura ci hanno inviato il seguente ricordo.
 
Caro Don Giacomo,
quando un mese fa ci siamo stretti intorno a te per festeggiare i tuoi 50 anni di sacerdozio, non avremmo mai immaginato che il Signore ti avrebbe chiamato, così improvvisamente, a fare festa per sempre con Lui nella sua Casa. La notizia ci ha colto impreparati e ci lascia smarriti e addolorati. Già sentiamo la tua mancanza, già ci mancano i tuoi modi schivi e semplici, il tuo sorriso bonario, il fervore con cui diffondevi la stampa cattolica perché, informandoci, potessimo conoscere e comprendere meglio questo mondo complicato. Anche quello era un modo per te di servire la tua amata Chiesa, difendendola dalle menzogne corrotte del laicismo, e il Papa, per il quale avevi un affetto speciale e di cui amavi far conoscere ogni parola perché ci illuminasse e guidasse nel cammino di fede. Grazie Don Giacomo di tutto quello che hai fatto per noi! Grazie per la tua vita sacerdotale vissuta nelle fedeltà e nell’obbedienza, grazie per il tuo grande amore a Cristo e alla Chiesa, e a noi, i tuoi ‘parrocchiani’ della Casa di Cura Domus Nova, che ti aspettavamo ogni sera per la Messa vespertina. Non mancavi mai al nostro appuntamento con Gesù. Ora celebri per sempre con Lui in Cielo la tua Messa eterna, e godi il premio del servo buono e fedele che partecipa della gioia del suo Signore, per l’eternità.
Arrivederci, caro Don Giacomo! Siamo certi che un giorno ci ritroveremo e i tuoi occhi, bonariamente, ci sorrideranno ancora.
I fedeli della Casa di Cura Domus Nova