Suor Bernarda: esempio di Fede vissuta

Suor Bernarda: esempio di Fede vissuta

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 30/2011
 
La vita terrena di Suor Maria Bernarda Veronesi, nome di battesimo Lucia, iniziata a Villanova di Ferrara il 17 dicembre del 1934, si è conclusa dopo una lunga malattia nella casa delle suore di Carità a Cervia martedì 26 luglio.
A 22 anni, l’8 settembre del 1956, si è consacrata a Dio entrando definitivamente nell’ordine delle suore della Carità fondato da Santa Giovanna Antida Thouret nel 1779 (chiamate allora ‘suore del brodo’ perché nelle loro scuole veniva servito il brodo caldo agli alunni), sotto la protezione di San Vincenzo de’ Paoli.
Nel 1959 si è abilitata all’insegnamento presso la Scuola magistrale San Vincenzo de’ Paoli di Bologna.
Dal 1968 risulta aver iniziato ad insegnare, dopo anni di tirocinio, come maestra: è stata nella scuola dell’Infanzia in via Tombesi dall’Ova per maschi e femmine della Cassa di Risparmio in cui nelle feste di Natale e Pasqua venivano regalate le scarpine a tutti i bimbi.
E’ stata a Faenza per cinque anni presso la scuola di San Pio X, poi è tornata a Ravenna e ha continuato l’incarico di insegnante alla San Vincenzo de’ Paoli. Successivamente ha accettato l’incarico di direttrice della scuola fino al mese di marzo del corrente anno, quando le sue condizioni fisiche e di salute non le hanno più consentito di proseguire il suo servizio.
Il suo tempo era tutto dedito agli altri e alla preghiera, le sue mani sempre ‘al lavoro’ (fino al mese di aprile ha creato con l’uncinetto centinaia di centrini da offrire ai mercatini per le missioni), nel periodo estivo ha accompagnato per diversi anni i ragazzi del Movimento Eucaristico Giovanile (M.E.G.) in montagna, facendo loro vivere esperienze di crescita spirituale che li ha portati a essere oggi testimoni della fede che hanno consolidato. Si è occupata anche degli ammalati e delle consorelle più anziane accompagnandoli in vari pellegrinaggi.
E’ ricordata per la sua forza spirituale, la grande determinazione, la passione educativa e la sua speciale devozione a Maria (ai suoi alunni e alle persone che si avvicinavano a lei per avere conforto e consigli spirituali, regalava il santo rosario e si impegnava in prima persona con il suo sostegno nella preghiera).
Noti e stimati Presidi e Dirigenti scolastici di oggi e di allora la ricordano per la sua esperienza umana e professionale maturata negli anni in campo didattico-educativo.
Nel libro ‘Giornale di Scuola’ ed. del Girasole a pag.8 5 lei ha scritto: ” rimettiamoci all’ascolto del bambino e comunichiamo, attraverso l’esempio di vita, i valori che formano, che valgono da sempre: l’importanza della famiglia, dell’amicizia, il rispetto per le persone, cose, animali e natura, la fiducia in sé e negli altri, la speranza nel domani”.
Il suo esempio di donna, ‘madre spirituale’, e negli ultimi anni, di ‘nonna ‘di centinaia di bimbi, rimarrà sempre nei nostri cuori.
E’ stata un esempio di vita vissuta con grande fede anche negli ultimi anni in cui le sofferenze fisiche hanno limitato le sue attività, ma non la serenità di un cuore che sa accettare, per amore del Signore, anche gli eventi più dolorosi che la vita può presentare.
Non essendo stato possibile informare tutti del funerale, che si è dovuto svolgere in tempi molto rapidi, la scuola ha deciso di ricordarla con una Santa Messa nel giorno dedicato a San Vincenzo de’ Paoli (il prossimo giovedì 27 settembre presso la basilica di San Francesco). In quell’occasione verranno raccolte offerte da destinare alle missioni in Etiopia delle Suore della Carità.
Le dirigenti della scuola San Vincenzo de’ Paoli