Don Alberto torna a San Biagio

Don Alberto torna a San Biagio
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 39/2012
      
Era una fredda giornata d’inverno quando, circa 32 anni fa, accompagnammo il ‘nostro’ cappellano Don Alberto Graziani a San Zaccaria per il suo ingresso come Parroco Arciprete della chiesa di San Bartolomeo. Tutti avevamo gli occhi lucidi per la commozione e per il saluto a un sacerdote tanto amato. Nessuno di noi l’ha mai dimenticato e ogni volta che lo incontravamo era sempre un farci festa tra fratelli che si stimano e si amano.
Per questo, domenica 21 ottobre, quando Don Alberto è tornato a noi come nostro arciprete e ha fatto il suo ingresso nella nostra chiesa di San Biagio come nuovo Parroco, lo abbiamo accolto con grandissima emozione ed i nostri occhi erano di nuovo lucidi, ma per la tanta gioia.
Partendo dalla canonica e in processione, don Alberto è entrato in chiesa accompagnato da Mons. Arcivescovo, da Don Sandro ora arciprete emerito, dai due cappellani don Lorenzo e don Mattia, da numerosi sacerdoti amici e parroci della Diocesi, dai diaconi permanenti, da seminaristi e da ministranti, e, ha preso posto in mezzo al popolo.
In una chiesa gremitissima assieme ai parenti, agli amici più cari, erano rappresentati tutti i gruppi: scout, catechisti, animatori, Gruppo giovani, Gruppo Famiglie, Azione cattolica, e moltissimi fedeli; tanti di noi che devono a Don Alberto la crescita nei loro cuori dei semi di fede che poi hanno germogliato; tantissimi che 32 anni fa erano ragazzini ed ora quasi tutti padri e madri di famiglie cristiane; il coro parrocchiale che ha reso più viva questa solenne celebrazione.
L’ Arcivescovo Mons. Verucchi ha ringraziato Don Sandro per quello che ha fatto nei suoi 55 anni di ministero in questa parrocchia e ha presentato Don Alberto come nuovo ‘pastore’. Gli ha quindi chiesto di rinnovare, davanti a lui e alla comunità, le sue promesse sacerdotali. Don Alberto, ancora una volta, ha risposto con il suo ‘sì, lo voglio’ e, come nel giorno della sua ordinazione lo Spirito Santo lo consacrò ‘alter Christus’, così ora, di nuovo, lo Spirito Santo è presente in lui, nostro nuovo Parroco, per incontrare, istruire, santificare e guidare noi, piccola porzione della chiesa di Dio che gli viene affidata.
Mons. Arcivescovo gli ha poi consegnato i segni della nostra fede, segni che – in questo ‘Anno della Fede’ voluto dal Santo Padre Benedetto e appena iniziato – ci invitano ad un esame di coscienza profondo e a credere più intensamente nel Signore Gesù. Questi i segni: il libro delle Scritture per l’annuncio della Parola, il pane e il vino per il sacrificio eucaristico, la chiave del tabernacolo che dice la presenza viva di Cristo in mezzo a noi, la stola viola segno del sacramento della Riconciliazione che ci ridona la vita nuova di figli di Dio, i vasi dei sacri oli: dei catecumeni, il crisma e per l’unzione dei malati. Don Alberto ha poi abbracciato una famiglia segno delle persone alle quali viene ora mandato.
Nell’omelia Mons.Verucchi ci ha indicato quale modo scegliere per essere i ‘grandi’ e i ‘primi’ nella vita: fare la volontà di Dio come ha fatto Gesù e chiedere al Signore, come fece Salomone, la sapienza del cuore, di un cuore generoso e fedele nel servire.
Infine, il presule ha consegnato a Don Alberto la ‘Sede’ per indicarci che il Parroco è il suo rappresentante, il pastore di questa comunità chiamato a rivivere l’amore di Cristo sposo nei riguardi della Chiesa sposa.
Dopo il benvenuto di una parrocchiana a nome della comunità,  Don Alberto ci ha comunicato la sua gioia di ritornare ‘a fare famiglia con noi’ ora con compiti diversi, con la certezza che il Signore continuerà a svolgere il suo programma di salvezza.
Carissimo Don Alberto, nel rinnovarti tutto il nostro affetto, invochiamo la protezione di Maria Santissima, la nostra Beata Vergine del Soccorso. Lei che è così vicina al cuore della Santissima Trinità: figlia del Padre, sposa dello Spirito Santo e madre del Figlio protegga e guidi il tuo ministero, benedica la tua vita e tutti noi con amore materno.                
Annamaria Boetti Campoli