C’è un tempo per… il Natale

C’è un tempo per… il Natale

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 46/2011
 
La crisi si sente, eccome se si sente.
L’altro giorno alla televisione è stato detto: ‘Prima copiavamo come vivono i ricchi; adesso dovremo copiare come vivono i poveri.’
Sulle prime non mi è sembrata una grossa trovata. Eppure quella frase, forse ‘buttata un po’ lì’, contiene una verità.
Per tanto tempo, vorrei aggiungere legittimamente, ci siamo impegnati a ricercare di avere sempre di più: più soldi, più cose, più consumi, più successo.
Oggi la realtà ci impone di fermarci e accontentarci o, addirittura, di rinunciare; tornare a fare i conti con il nostro essere senza l’avere; riscoprire la ricchezza delle relazioni e dei sentimenti, senza convenienze di natura materiale; avere fiducia e speranza nonostante la paura di rimanere senza denaro o nella convinta impossibilità di non farcela a tirare avanti; esaltare la nostra dignità nel sacrificio e nella difficoltà senza scadere in imbarbarimenti e disgregazioni del tessuto familiare e sociale.
Si badi bene, dal punto di vista esistenziale è una cosa molto difficile, se non altro perchè nella nostra società occidentale l’avere e l’essere si sono confusi e l’uno è stato condizione di illusoria felicità per l’altro.
Certo la sfida della sussistenza nel quotidiano non è una favola e per molti è una triste e difficile realtà con cui confrontarsi duramente.
Eppure mi pare che la sfida sia diventata quella di scommettere che non è in crisi il cuore di ciascuno di noi e che siamo profondamente saldi nella fede in un Dio che è entrato nella storia per farsi prossimo alla Sua creatura, per accompagnarla giorno dopo giorno, fino al sacrificio estremo, fino al dono integrale della vita.
Il Bambino, che fra poco nascerà, viene alla luce in una mangiatoia, al freddo, con la forza della sua purezza e con il richiamo dell’umiltà.
Il dono più grande che il Natale può portare a ciascuno di noi e alle nostre famiglie è uno sguardo limpido e un cuore semplice ed umile.
Forse, così, anche la crisi di oggi potrà essere più sopportabile e dal Natale una nuova Pasqua si aprirà con fiducia e speranza per il tempo che ci aspetta.
Enrico Maria Saviotti