Buon Natale 2011 dal nostro Arcivescovo

Buon Natale 2011 dal nostro Arcivescovo

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 47/2011
 
Desidero far arrivare a tutti il mio augurio di un Santo Natale e di un Buon Anno Nuovo.
Nella Messa di Natale presenterò tutti al Signore: bimbi, anziani, sani e malati, famiglie e persone sole. Avrò un ricordo particolare per chi si trova nella sofferenza e nelle difficoltà. Stiamo vivendo un periodo di crisi vasto, profondo e di conseguenze pesanti per tutti. E non siamo ancora in grado di prevedere il futuro che ci aspetterà. Per questi motivi il Natale dovrà essere vissuto con riflessioni ancora più serie e profonde. Sostiamo davanti al Presepe e apriamo il cuore ad accogliere i messaggi e i doni che questo Avvenimento di salvezza ci porta.
È un evento storico: nel senso che è realmente avvenuto, in un epoca e in una terra ben precise e conosciute. Ma anche perché ha cambiato il corso della storia e della vita.
È un evento che salva: Gesù, nato a Betlemme, è Dio che si incarna e viene per perdonarci e renderci partecipi della Vita Divina.
È un avvenimento da accogliere!
Segno di accoglienza è fare il presepe in ogni famiglia. Oltre questo segno esterno, ci sono modi ancora più forti e decisivi di accoglienza:
– lasciarci perdonare nella confessione;
– incontrarlo nella Messa di Natale e ogni domenica;
– accoglierlo nella Comunione;
– amarlo presente nei piccoli, nei malati, nei bisognosi, negli anziani;
– lasciarci guidare dalla sua Parola e dal suo amore ogni giorno, nella quotidianità.
Quest’anno poi preghiamo Gesù Bambino affinché ci aiuti a vivere questo periodo di crisi:
– con una maggiore solidarietà verso le persone che si trovano senza lavoro e senza casa, cibo, vestiti;
– con maggiore sobrietà di vita;
– con una seria riflessione perché non si ceda né alla paura, all’avvilimento e alla rassegnazione, né alla tentazione di reazioni violente.
È il momento di tenere i nervi saldi.
È il momento della collaborazione e dell’impegno di tutti per il bene comune.
È il momento in cui per il bene del paese e di tutti, occorre aiutarci ad accogliere i sacrifici che ci vengono richiesti.
Credo che sia importante pregare spesso e molto per chi ha il compito difficilissimo di governare e di fare scelte necessarie, urgenti, giuste ed eque. Non è facile per nessuno. Per questo invochiamo l’aiuto dall’alto.
Il Signore vi benedica.
+ Giuseppe Verucchi
 
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