1° Giornata Diocesana del Diaconato Permanente – 10 maggio: “Il Diaconato nella nostra Chiesa”

06-05-2015
1° Giornata Diocesana del Diaconato Permanente
 
Ravenna, 10 maggio 2015
 
Il Diaconato nella nostra Chiesa
 
Domenica 10 maggio sarà la Giornata diocesana del Diaconato. È l’unica vocazione in grandissima crescita nella Chiesa cattolica in ogni parte del mondo. Anche nella nostra diocesi ci sono alcuni diaconi che già da tempo svolgono un servizio prezioso in vari campi della pastorale. Altri si stanno preparando.
Grazie a Dio ci stiamo rendendo conto sempre più della grazia e della necessità del loro servizio nella vita ecclesiale oggi. Fu un dono dello Spirito alla Chiesa delle origini. Con una scelta veramente profetica del Concilio Vaticano II, è stato rimesso in vigore, perché fa parte del Ministero Ordinato, come l’episcopato e il presbiterato. Il Vescovo ha bisogno dei Diaconi come dei Presbiteri, così come un corpo ha bisogno di entrambe le braccia, perché la pienezza del sacramento dell’Ordine, che solo lui possiede nella Chiesa locale, si possa dispiegare in tutta la sua potenzialità sacramentale, pastorale e spirituale.
Come appare dal nostro Direttorio diocesano (2014) – frutto di un lavoro comune tra diaconi, presbiteri accompagnatori e Vescovo – perché sia accettato e valorizzato, questo ministero ha bisogno di comunità parrocchiali che si rinnovano alla luce del Concilio. Uscendo dallo schema di una Chiesa fatta di un gruppo di chierici che presiedono e da una larga platea di laici che sono solo destinatari dei sacramenti e della predicazione, il Vaticano II ci ha fatto riscoprire la Chiesa come Mistero, Comunione e Missione, dove nell’unico Popolo di Dio ci sono diversi carismi e ministeri per il servizio alla vita di fede di tutti: immagine assai più ricca, più fondata sulla Sacra Scrittura e sui Padri della Chiesa!
Oggi la nostra Chiesa di Ravenna-Cervia sta ripensandosi come Chiesa locale in stato di missione. Per evangelizzare i concittadini della sua terra ha bisogno di diversi ministri: parroci, diaconi, catechisti, educatori e animatori della pastorale giovanile, ministri istituiti per la cura pastorale della Parola di Dio e dell’Eucaristia, animatori della liturgia, ministri straordinari della comunione per la pastorale degli infermi, laici disponibili ai servizi caritativi stabili, custodi di ambienti ecclesiali e referenti per le comunità senza parroco residente, accompagnatori dei fidanzati, dei gruppi sposi e per la catechesi che coinvolge i genitori, catechisti battesimali, ecc. Ministeri antichi e nuovi che soli permetteranno alla nostra Chiesa di essere meno clericale e più ministeriale, più missionaria e più aperta al futuro: una Chiesa diaconale “dalla carità e nella carità” (Carlo Maria Martini).
Affinché questo Ministero ordinato cresca è anche necessario che i parroci e tutti gli altri collaboratori pastorali si mettano nella prospettiva di una Chiesa che sa “chiamare” al servizio, ai ministeri. Abbiamo bisogno di diventare Chiesa che sa proporre ai giovani e alle ragazze le vocazioni di particolare consacrazione al presbiterato, alla vita consacrata e alla missione, ma che sa anche proporre il diaconato a uomini “maturi”. Capaci cioè di servire con gioia e disinteresse, di impegnarsi nella carità con umiltà e amore alla Chiesa, di agire da testimoni coraggiosi nella società, di avere attenzione alla propria famiglia e alla famiglia ecclesiale. La vocazione al Diaconato ha una necessaria dimensione ecclesiale che si esprime già fin dall’inizio nel discernimento comunitario delle persone adatte e nella loro chiamata, alla quale può dare il suo contributo tutta l’assemblea parrocchiale dei fedeli, lasciando naturalmente la libertà della risposta al possibile candidato e alla sua sposa.
Invito i parroci e tutti i fedeli ad approfondire l’identità di questo ministero, perché si diffonda la conoscenza e l’impegno a suscitare e sostenere il cammino di questa vocazione indispensabile per noi: il Signore non faccia mancare la grazia del ministero diaconale a nessuna delle nostre comunità.
Preghiamo in questa domenica il Signore della messe che mandi altri servitori per la sua vigna!
+Lorenzo, Arcivescovo