Visita pastorale a San Giovanni Battista

 

Lunedì 7 novembre è cominciata la Visita Pastorale di Mons. Giuseppe Verucchi alla Parrocchia ravennate di San Giovanni Battista. Il Parroco, Padre Gino, ci aveva anticipato che le fondamenta della nostra amata Chiesa e Parrocchia sarebbero tremate. E così è stato. Come un padre che ammonisce, rimprovera, ma nello stesso tempo guida, incoraggia e indica la strada, l’Arcivescovo ha tolto dalla nostra bocca serrata ogni argomento di pecca e di virtù, mettendo sul tavolo tutti i motivi di riflessione per analizzare ogni nostro, anche minimo, comportamento e metodo. Ce ne sarà di che discutere per rivedersi dal di dentro e dal di fuori, migliorando i nostri modi, rivedendo la strada e guardandosi attorno. Da ciò abbiamo capito che non vogliamo demordere, ma più desiderosi di prima andiamo avanti con rinnovato coraggio ed entusiasmo. Ringraziamo l’Arcivescovo per questo sprono a continuare.

Iniziamo con la straordinaria partecipazione all’assemblea parrocchiale del lunedì sera; erano presenti anche vari ucraini. L’Arcivescovo ha presentato le quattro caratteristiche di ogni autentica comunità parrocchiale: ascolto della Parola, Eucaristia, partecipazione sacramentale, incontri sinceri. Al mattino aveva incontrato la comunità claustrale delle suore cappuccine e quella delle suore di via Ghiselli. Al martedì ha visitato il personale Inpdapp. Al pomeriggio ha incontrato i tre ‘gioielli’ della Parrocchia: gli ammalati Angela, Anna, Liliana. Intensissima è stata la giornata del mercoledì: Movimento Vita, Consultorio Diocesano, la realtà sociale e imprenditoriale: Ecis, Acmar, Cgil. Al pomeriggio ha incontrato il Terz’Ordine Carmelitano e alla sera i presepisti. Al venerdì ha visitato l’asilo ‘Buon Pastore’ e il Nido ( ‘Il paese delle meraviglie’) terminando con le dodici classi delle medie via Ghiselli. Al sabato si è avuto l’incontro partecipato con i genitori e ragazzi della catechesi. Alla domenica c’è stata la conclusione con la solenne liturgia domenicale concelebrata dal Parroco P. Gino, da P. Pietro e dal missionario ucraino Don Victor.

 

Piccolo gregge rimani ciò che sei e vai avanti. Questo in sintesi il messaggio di Mons. Giuseppe Verucchi al Movimento per la Vita di Ravenna e Centro di aiuto alla vita durante la Visita Pastorale. Dopo la visita ai locali e il racconto dell’attività quotidiana sia culturale (Movimento) sia operativa, concreta nel dare aiuto (Centro), l’Arcivescovo ha voluto incontrare i volontari e ascoltare anche le difficoltà esistenti. Culturalmente c’è un gran bisogno di conoscenza approfondita delle varie tematiche di bioetica, a fronte di poche idee e ben confuse oggi presenti nella società; il Vescovo ci ha ricordato che a Gesù è bastata un po’ di saliva e polvere per far ri-vedere a un cieco. Di fronte alla crisi economica attuale, il continuo piccolo aiuto umano e concreto che viene dato, esemplificato dal Vescovo nei cinque pani e due pesci, è quella quotidiana testimonianza educativa che permette ai cuori di comprendere quanto sia preziosa la vita di quei piccoli concepiti e non ancora nati.

 

Nell’ambito della Visita Pastorale, mercoledì 9 novembre, in mattinata, l’Arcivescovo ha fatto visita al Consultorio Familiare Diocesano, posto nell’ambito della Parrocchia in via Paolo Costa, 22. All’incontro erano presenti tutti gli operatori del Consultorio, sia essi addetti alla segreteria o sia componenti dell’Equipe dei Consulenti. E’ stato un incontro molto cordiale, familiare, di reciproche informazioni e conoscenza dell’attività del Consultorio. Si è parlato sulle possibilità di incremento della visibilità sia nell’ambito della città ma anche nella più vasta area della Diocesi interessando possibilmente, oltre ai Parroci come è ovvio, tutte le realtà presenti nei consigli Pastorali Vicariali. Mons. Giuseppe Verucchi ha rimarcato il prezioso servizio in termini di tempo e di professionalità, svolto da tutti gli operatori, soprattutto per il fatto che viene offerto e ha carattere di assoluta volontarietà e gratuità, il tutto al servizio e disposizione della collettività, senza alcuna distinzione di ceto o credenza. E’ stato per tutti un momento di reciproco impegno a proseguire sulla strada intrapresa con spirito immutato, sorretti dall’aiuto del Cielo e certi di operare nella Vigna del Signore.