Suggerimenti per una ripresa della catechesi “in presenza”

Carissimi Sacerdoti, carissimi Catechisti,

in vista della ripresa delle attività pastorali “in presenza” riassumiamo alcune indicazioni per potersi incontrare negli ambienti parrocchiali osservando le misure di prevenzione del contagio, in linea con i protocolli che guidano la ripresa delle attività scolastiche.

Sarà necessario introdurre una serie di attenzioni.

La prima modalità di contagio – quella aerea – riguarda soprattutto gli ambienti chiusi e può essere contrastata con:

    • l’uso di dispositivi di protezione personale (mascherine);
    • l’aereazione dei locali utilizzati;
    • il distanziamento interpersonale.

La seconda modalità di contagio – quella per contatto – può essere contrastata attraverso:

        • il lavaggio frequente delle mani;
        • la pulizia e disinfezione degli ambienti.

      I genitori sono responsabili che il proprio figlio non abbia sintomi influenzali e che la temperatura non superi i 37,5°.

    • La temperatura va misurata a casa, questo compito non viene assunto dalla parrocchia.
    • 1. Pulizia e disinfezione degli ambienti
  • Si dovrà dedicare particolare attenzione alla disinfezione delle superfici utilizzate nelle sale adibite agli incontri di catechesi: maniglie delle porte, sedie, tavoli, interruttori della luce, ecc. Anche i servizi igienici richiedono una pulizia con prodotti specifici.È necessario non utilizzare materiali condivisi per le attività, per es. penne, pennarelli, matite… ciascuno porterà da casa i suoi.La pulizia, la disinfezione è bene che avvenga ogni volta al termine dell’utilizzo degli ambienti e dei materiali.Nel caso in cui si rendesse necessario utilizzare gli stessi ambienti su più turni o con gruppi diversi, la pulizia e la disinfezione dovranno avvenire anche nel tempo fra la conclusione del primo turno/gruppo e l’inizio del secondo.
    • 2. Pulizia e disinfezione delle mani
    • Non sono necessari i guanti; bisogna invece rendere disponibili in ciascuna sala di gruppo dei prodotti igienizzanti per permettere la pulizia delle mani all’ingresso e all’uscita e prima di utilizzare i materiali per le attività catechistiche.
    • 3. Dispositivi di protezione personale (mascherine)
            • La mascherina dovrà essere indossata per tutta la durata dell’incontro, se svolto in luogo chiuso. Può essere tolta solo se è garantito il distanziamento interpersonale, come a scuola. Ognuno porterà la propria mascherina da casa; sarà tuttavia opportuno tenerne un certo numero a disposizione in parrocchia per il caso in cui qualcuno non l’abbia.La mascherina può essere tolta in casi particolari, quali attività fisica intensa e per mangiare. Anche all’aperto può essere tolta solo se è garantito il distanziamento interpersonale.

         

4. Distanziamento interpersonale

  • Distinguiamo le questioni connesse con il distanziamento nell’incontro di gruppo (a) da quelle collegate alle misure per evitare assembramenti (b).

a) Distanziamento e incontro di catechesi

La normativa indica come adeguata una distanza di almeno 1 metro, da bocca a bocca. Sarà opportuno indicare per ogni stanza il numero massimo di posti a sedere che permettano il distanziamento richiesto e segnalare con adesivi appositi i posti da occupare o la posizione della sedia; questo permetterà ai vari gruppi di catechesi di valutare se lo spazio è sufficiente per tutto il gruppo oppure se sarà necessario fare più turni.

Se ancora in alcune realtà ci si trova nella condizione di non avere sufficiente spazio per organizzare tutti i gruppi, potrebbe risultare utile immaginare un’alternanza tra momenti “in presenza” e momenti “in remoto” per il gruppo o per parte di esso.

b) Prevenzione degli assembramenti

E’ necessario cercare di ridurre l’eccessiva concentrazione di persone negli ambienti comuni o nei luoghi di passaggio.

Alcuni suggerimenti:

    • differenziare l’ingresso e l’uscita dei ragazzi, sia attraverso uno scaglionamento orario, sia rendendo disponibili vie di accesso/uscita diverse;
    • prevedere negli spazi comuni (es. corridoi, saloni, ingressi e uscite) percorsi che aiutino il mantenimento della distanza interpersonale;
    • definire modalità di alternanza / turnazione / didattica a distanza per i gruppi o parte di essi.

5. Indicazioni sulla partecipazione alla Messa domenicale

Valgono le indicazioni utilizzate fino ad ora nelle nostre parrocchie.

La partecipazione dei ragazzi dell’IC alle Messe domenicali presenta però alcuni problemi pratici, soprattutto in ordine alla capienza ridotta delle chiese parrocchiali.

La norma per il distanziamento però non vale nei confronti dei membri di una stessa famiglia (poiché già normalmente conviventi): è dunque possibile porli a sedere più vicini di quanto richiederebbe il “normale” distanziamento, “recuperando” quindi dei posti a sedere.

È opportuno considerare anche altre ipotesi come per esempio aumentando le celebrazioni e/o invitando i gruppi di catechesi a distribuirsi nei diversi orari delle Messe.

6. Circa le celebrazioni proposte durante il percorso catechistico

Queste celebrazioni intermedie (celebrazioni di inizio cammino, consegne…) hanno un ruolo essenziale, poiché ad esse è in buona parte affidata l’educazione ad una esperienza celebrativa della fede. A volte esse sono integrate nel momento di incontro catechistico, altre volte avvengono in un momento diverso: sia nell’uno che nell’altro caso, l’applicazione delle norme sul distanziamento rende meno semplice la loro attuazione. Questo fatto non dovrebbe, però, indurre a lasciarle cadere del tutto!

7. Indicazioni sulle modalità di celebrazione dei sacramenti dell’IC

Per quanto riguarda le celebrazioni sacramentali dell’IC (Messa di Prima Comunione e Confermazione) è opportuno considerare ipotesi complementari, come per esempio una proposta delle stesse solo per il gruppo dei comunicandi o cresimandi (con le loro famiglie, in funzione dei posti a disposizione), anche all’aperto. In particolare la celebrazione delle Prime Comunioni può essere ripetuta anche più volte nella stessa Parrocchia, suddividendo i bambini in più turni, per favorire la partecipazione della famiglie. Non ci siano processioni, si mantengano le distanze e si indossino le mascherine. Non si faccia la Comunione sotto le due specie, non si chiamino i ragazzi a spostamenti dai banchi.

I ragazzi potrebbero essere collocati nei primi banchi scegliendo tra due criteri: o i soli ragazzi distanziati gli uni dagli altri, oppure un banco per ragazzi con i propri congiunti in modo da guadagnare pure qualche posto in chiesa.

Riguardo le Cresime, il numero di cresimandi e dei familiari stretti che desiderano partecipare alla celebrazione sia conforme alle dimensioni del luogo di culto viste le norme vigenti.
Nulla vieta di compiere la celebrazione all’esterno della chiesa per dare la possibilità a più persone di partecipare. Le date sono già state concordate.

Al momento della Crismazione il cresimando, indossando la mascherina, si avvicina al ministro. La madrina o il padrino, indossando la mascherina, pronuncia il nome del cresimando, compie il gesto di presentazione (la mano sulla spalla). I cresimandi e i padrini si dispongano in fila rispettando la distanza prevista di 1 metro. Il ministro compirà secondo consuetudine l’unzione sulla fronte con la formula di rito “N. ricevi il sigillo dello Spirito che ti è dato in dono” e poi pronuncerà l’invito alla Pace omettendone il segno.

“L’unzione sarà fatta usando un piccolo batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando.”

 

Il vostro Vescovo Lorenzo

Ravenna, 1 Settembre 2020