SFT: parte il corso di Introduzione alla Patrologia

SFT: parte il corso di ‘Introduzione alla Patrologia’

 
Il corso, tenuto dal Prof. Giovanni Gardini, si svolgerà nelle giornate di Lunedì 14, 21, 28 novembre, 5 e 12 dicembre dalle 20.45 alle 22.20 presso il Seminario Arcivescovile, Piazza Duomo 4, Ravenna.
 
La Scuola Diocesana di Formazione Teologica è iniziata nel migliore dei modi. Più di cento sono infatti gli studenti ordinari ovvero quelli iscritti ai corsi di teologia del lunedì. A questi vanno aggiunti quelli che hanno scelto uno o più corsi e tutti coloro che già si sono iscritti alle iniziative del martedì. Ma al di là dei numeri – che fanno piacere, ma non sono essenziali – ciò che più soddisfa è essere riusciti, come scuola, ad intercettare e rispondere ad una esigenza e, al tempo stesso, ad un desiderio di formazione. 
Quando si parla di formazione del laicato spesso si cita il celebre passo tratto dalla Prima lettera di Pietro: ‘Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi’, sottintendendo la necessità di una consapevolezza, anche culturale, della propria fede. Va detto, però, che i versetti precedenti e successivi non vanno tralasciati perché danno una ulteriore prospettiva. Pietro inizia invitando ad adorare ‘Cristo nei vostri cuori’, e conclude richiamando innanzitutto alla carità: ‘tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza’ (1 Pt 3, 15-16).
Una frase che come scuola abbiamo scelto come orizzonte di senso, mettendola nel depliant che accompagna i vari corsi, è tratta dalle parole di J. H. Newman. Scrive il Beato: ‘Voglio un laicato non arrogante, non precipitoso nel parlare, non litigioso, ma fatto di uomini che conoscono la loro religione, che vi entrano dentro, che sanno benissimo dove si trovano, che sanno quello che possiedono e quello che non possiedono, che conoscono la propria fede così bene che sono in grado di spiegarla, che ne conoscono la storia tanto a fon­do da poterla difendere’.
Questa frase potrebbe benissimo essere letta come commento al versetto della prima lettera di Pietro. Un laicato dimentico di adorare Cristo, unica ragione della speranza, ed incapace di dolcezza, rispetto e retta coscienza, anche se formato culturalmente, è infatti necessariamente arrogante, precipitoso, litigioso, incapace di dialogo perché arroccato sulle proprie idee, autoreferenziale nel proporre e nel difendere con mezzi umani la propria fede. ‘Non preoccupatevi ‘ dice Gesù ai suoi discepoli – di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire’ (Lc 12, 11-12).
I Padri della chiesa sono stati coloro che hanno saputo coniugare sia le esigenze della mente che le esigenze del cuore; sono stati coloro che – parafrasando 1 Pt 3, 15 – adorando Cristo nei loro cuori, sono stati capaci di rispondere a chiunque domandava ragione della speranza che era in loro.
Il corso di Introduzione alla Patrologia, presentando la vita e le opere dei Padri, vuole mettere in evidenza quella sapienza feconda dell’amore che essi hanno saputo testimoniare, e per la quale, ancora oggi, li chiamiamo Padri. 
Giovanni Gardini
 

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