Santa Chiara 2011

Santa Chiara 2011

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 30/2011
 
La fraternità delle Clarisse Cappuccine, in via Pietro Alighieri, 4 a Ravenna, invita tutti al Triduo della Solennità di Santa Chiara d’Assisi, nell’anno in cui si celebra l’ottavo centenario della sua consacrazione (1211-2011). Come ha detto papa Benedetto XVI, ‘Chiara di Assisi: la sua testimonianza ci mostra quanto la Chiesa tutta sia debitrice a donne coraggiose e ricche di fede come lei’.  La Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza Plenaria durante tutto l’anno Centenario. L’indulgenza potrà ottenersi, tenendo presente le esigenze che la Chiesa richiede in queste occasioni, ogni volta che si visiterà la chiesa di un Monastero di Sorelle Clarisse, sia in pellegrinaggio sia per devozione.
Gli appuntamenti presso il nostro Monastero sono i seguenti.
8-9-10 agosto (da lunedì a mercoledì): ore 18.30 Triduo di preghiera con celebrazione della Santa Messa.
Giovedì 10 agosto, Solennità liturgica di Santa Chiara
Ore 7.30 Santa Messa; ore 18.30 Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi.
 
Il 16 aprile 2011, con la solenne celebrazione dei primi vespri della Domenica delle Palme, si è aperto in Assisi l’ottavo centenario della Consacrazione di Santa Chiara e della fondazione dell’Ordine delle Clarisse e si concluderà con la solennità del suo transito l’11 agosto 2012.
Ottocento anni sono trascorsi da quando Chiara la notte della Domenica delle Palme fugge da casa per raggiungere Francesco e i suoi Frati alla Porziuncola. Qui si consacra al Signore, rinunciando alla famiglia, alla sua elevata condizione sociale e a tutti i suoi beni. Inutili saranno i tentativi dei parenti per ricondurla in famigli e né le minacce né le promesse riusciranno a smuoverla dal desiderio di seguire Cristo povero. Nella sua ‘conversione’ Chiara dimostra di essere una donna forte, determinata, capace di scelte definitive, anche a costo di grandi sacrifici, e non dimentichiamo che aveva solamente diciotto anni. In questo centenario le clarisse di tutto il mondo fanno memoria di quella ‘fuga’, che ha aperto la strada ad una nuova forma di vita. Uno dei messaggi che Chiara può offrire a tutti noi, crediamo, sia quello di riflettere sulla necessità anche oggi, di sapere porre gesti radicali a fondamento delle nostre scelte. Decidersi per Cristo comporta sempre e per tutti, l’abbandono delle proprie sicurezze umane per fidarsi unicamente di Lui perché: ‘l’Amore di Lui rende felici’ (FF. 2901). Le sue consorelle così testimoniano: ‘Era sempre allegra nel Signore, e mai si vedeva turbata, e la sua vita era tutta angelica’ (FF. 2972), perché Chiara si sentiva profondamente amata da Dio, che sente vicino nella preghiera, nell’ascolto della Parola di Dio, nelle sorelle che ha accanto e si rallegra del loro cammino di fede. Scrive ad Ermentrude: ‘ho saputo che tu, o carissima sorella, con il sostegno della grazia di Dio, sei felicemente sfuggita dal fango del mondo: per questo gioisco e mi congratulo con te; e ancora gioisco perché percorri strenuamente con le tue figlie i sentieri della virtù’ (FF 2913). Per comprendere Chiara occorre partire dal suo rapporto d’amore intimo e totalizzante con il Signore Gesù Cristo: Lui è il senso del suo vivere rinchiusa, della sua povertà, del suo grande equilibrio umano, della tenacia e fedeltà incrollabili nella tribolazione, dell’amore tenero e forte per le sue sorelle, della comunione con Francesco; del suo senso di Chiesa e dell’anelito profondo per la salvezza dei fratelli. Chiara è una donna completa e gioiosamente libera, perché interamente donata. Meditare sulla storia che il Signore ha scritto in Chiara è una occasione propizia per una verifica della nostra vita di consacrazione e un impegno sempre più generoso, senza dimenticare mai che tutta la Regola e il Testamento della Madre Santa Chiara sono un inno alla maternità, che è misericordia di Dio: ‘Con quanta sollecitudine e con quanto impegno dello spirito e del corpo noi dobbiamo osservare i comandamenti di Dio perché con l’aiuto Divino, possiamo riconsegnar a lui, moltiplicati, i talenti ricevuti. Infatti, il Signore ha collocato noi come modello, ad esempio e specchio non solo per gli altri, ma anche per le nostre sorelle, quelle che il Signore ha chiamato a seguire la nostra vocazione, affinché esse risplendano come specchio ed esempio per tutti coloro che vivono nel mondo. Il Signore ci ha scelte per un compito tanto elevato; perciò siamo estremamente tenute a benedire e a lodare il Signore, ed a crescere ogni giorno più nel bene’ (FF. 2828. 2829-2830).
‘Chiamate dallo Spirito a seguire Cristo povero, crocifisso e risorto, vivendo il santo Vangelo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità, siete custodi del carisma clariano, donne consacrate che interagiscono con il mondo, contemplando i segni che lo Spirito semina e diffonde nella storia. In ascolto di Dio, parlate ancora oggi al cuore degli uomini e delle donne del nostro tempo con il linguaggio dell’amore, le cui parole affondano nella radice dell’esistenza abitata da Dio. Con Francesco vogliamo rinnovare per voi il nostro impegno: ‘Poiché per divina ispirazione vi siete fatte figlie e ancelle dell’altissimo sommo Re, il Padre celeste, e vi siete sposate allo Spirito Santo, scegliendo di vivere secondo la perfezione del santo Vangelo, vogliamo e promettiamo di avere sempre di voi come di loro, per mezzo mio e dei miei frati, cura diligente e sollecitudine speciale’. E con Chiara vi chiediamo di essere sempre sollecite di osservare quanto avete promesso al Signore’ (Dalla lettera dei ministri Generali alle Sorelle Clarisse per l’ottavo centenario di Fondazione dell’Ordine).
Vi aspettiamo per vivere insieme questo tempo di grazia che il Signore, Padre delle misericordie, ci dona.
Le vostre Sorelle Clarisse Cappuccine