L’ecumenismo nel quotidiano

L’ecumenismo nel quotidiano 
Dal “RisVeglio Duemila” N. 1/2018   

La novità di quest’anno nelle iniziative diocesane della Settimana per l’Unità dei cristiani è la presenza al principale appuntamento di preghiera comune, mercoledì 24 gennaio nella basilica di Santo Spirito, in piazzetta degli ariani delle comunità ortodossa moldava.Da qualche mese infatti la comunità ha un parroco, padre Alexei Boenciuc che parteciperà, assieme ai suoi fedeli, a quelli cattolici alla comunità ortodossa russa e a quella romena alla preghiera comune che inizierà alle 19. Un segno che anche le comunità religiose di stranieri sul territorio crescono, anche nel dialogo con la Chiesa cattolica.Pregare insieme per l’unità: questo l’obiettivo da sempre delle iniziative della Settimana ecumenica, che in diocesi si celebrerà dal 18 al 25 gennaio (vedi box a parte) e quest’anno ha per tema “Potente è la tua mano, Signore”. “Il sussidio di preghiera quest’anno è stato preparato dalla Chiesa dei Caraibi – spiega l’incaricato diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, don Dario Kesicki che è anche parroco di Porto Corsini –: una scelta interessante da parte di una Chiesa che ha vissuto il paradosso della Bibbia usata prima come strumento per assoggettare le popolazioni indigene e poi come fonte di consolazione e liberazione.Di qui il doppio significato di questa frase: la mano potente ci indica la sicura vittoria di Dio ma anche l’ineffabile protezione di un Dio verso il suo popolo”.Nel sussidio per la Settimana di preghiera, tra l’altro, quest’anno ci sono una serie di testi aggiuntivi che propongono la preghiera per l’Unità non solo nella Settimana di gennaio dedicata a questa intenzione di preghiera.Nella stessa direzione va anche la creazione, nello scorso dicembre, di una Consulta ecumenica delle chiese cristiane in Italia che si affiancherà al lavoro portato avanti in questi anni attraverso l’annuale convegno ecumenico di Trento.”Non sarà un organo in più – racconta don Kesicki – ma un tavolo stabile attraverso il quale le varie comunità rappresentate (hanno aderito le Chiese Armena, Copta, la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, gli Avventisti e gli ortodossi, oltre naturalmente alla Chiesa cattolica) in futuro potranno incontrarsi più spesso e lavorare tutto l’anno sul tema dell’ecumenismo.D’altra parte, da tempo, anche il convegno di Trento ribadisce che l’unità si può costruire solo con un ecumenismo concreto, dal basso: “pensate ad esempio a quale esperienza ecumenica è la preghiera che molte delle nostre badanti ortodosse portano avanti assieme ai nostri anziani, spesso cattolici”, ragiona don Kesicki. Per rafforzare tutto questo con la preghiera dell’intera comunità diocesana, a partire da giovedì 18 gennaio le iniziative della settimana di preghiera per l’Unità toccheranno un po’ tutti i luoghi simbolo dell’ecumenismo in città: prima una parrocchia, San Biagio, dove si terrà la prima celebrazione Eucaristica che sarà presieduta dall’arcivescovo Lorenzo, poi, lunedì 22, il monastero delle monache carmelitane, dove dopo la preghiera ecumenica verrà proiettato il filmato “La preghiera che unisce: liturgia bizantina slava”, la basilica dello Spirito Santo, una delle due parrocchie ortodosse in città, e infine la chiesa di San Paolo, dove da qualche anno, il 25 gennaio, si concludono le celebrazioni della Settimana nella memoria cristiana della conversione del Santo.