Il Ritiro AC di Quaresima a Castiglione

Il Ritiro AC di Quaresima a Castiglione

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 9/2012
 
Domenica 4 marzo gli adulti dell’Azione Cattolica si sono ritrovati nella Parrocchia di Castiglione di Ravenna per una giornata di Ritiro spirituale sul tema ‘…e fu condotto dallo Spirito nel deserto’ (Lc. 4, 1); le due meditazioni della giornata sono state sviluppate, da Don Francesco Furlan, su tre linee: la prima sottolinea la differenza tra tentazione e peccato; la seconda sulla necessità del silenzio e della preghiera; la terza sulla lotta spirituale.
Gesù viene sospinto, quasi con violenza, nel deserto dallo Spirito Santo e là vi resta 40 giorni per i suoi ‘esercizi spirituali’, prima di iniziare la sua missione. Perché Gesù viene tentato e che cos’è a tentazione per Gesù? Don Francesco ci ha aiutato a capire la differenza tra tentazione e peccato, anche nella nostra vita e alla luce delle esperienze di Gesù, ci ha indicato nel silenzio e nella preghiera la chiave o il punto di forza per vincere la tentazione.
Sono gli evangelisti Matteo e Luca che ci offrono questa indicazione, perché ci mostrano come Gesù replica al tentatore, il quale conosce bene la Parola, citando la Parola (cfr. Mt 4,6-7) per combattere l’insinuante tentazione ad assoggettarsi al diavolo, per essere diviso dal Padre. La preghiera è come uno specchio per noi, perché nel dialogo con Gesù, mediante la sua Parola, ci rendiamo conti dei nostri limiti, del nostro peccato; non solo vediamo i nostri lati negativi, ma riceviamo pure la grazia, il dono dello Spirito, che ci da forza, ci aiuta a discernere e a scegliere il bene. Anche noi camminiamo nel deserto e fino alla fine dei nostri giorni dovremo combattere le suggestioni del male, perché Satana tenterà fino alla fine di separarci dall’amore misericordioso del Padre, che ci conosce e ci ama, e non vuole che nemmeno un ‘nostro capello vada perduto’ (Lc. 12,7).
La nostra giornata è stata aperta dalla preghiera delle lodi recitate nell’accogliente chiesa parrocchiale, recentemente restaurata, e insieme a tutta la Chiesa abbiamo chiesto al Padre: ‘Perdona i nostri errori, sana le nostre ferite, guidaci con la tua grazia alla vittoria pasquale’ (cfr. Inno); col salmo 117 abbiamo ricordato la Pasqua di Nostro Signore Gesù Cristo: ‘ Il Signore mi ha provato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. (‘) Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito, perché sei stato la mia salvezza. La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d’angolo; ecco l’opera del Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso’. Queste parole del salmo le abbiamo rivissute durante la celebrazione eucaristica, presieduta da Don Ennio Rossi; il vangelo di questa domenica ci presenta l’episodio della Trasfigurazione di Gesù di fronte a Pietro, Giacomo e Giovanni. Don Ennio, durante l’omelia, ha messo in evidenza che l’episodio è raccontato allo stesso modo dai tre evangelisti sinottici; Marco però colloca questo episodio al centro del suo Vangelo, come spartiacque: prima Gesù, taumaturgo, è seguito da molta gente; dopo, quando Gesù inizia ad annunciare la sua morte e la necessità della croce, per poter essere trasfigurati nella Resurrezione, viene seguito da pochi. Nel pomeriggio dopo la seconda meditazione di Don Francesco, ci siamo recati in chiesa per l’adorazione eucaristica e la celebrazione del sacramento della riconciliazione, grazie alla presenza di Don Ennio e di Don Ermanno Neri. Con la Preghiera dei Vespri, abbiamo concluso la nostra giornata, invocando con l’inno l’aiuto del Padre: ‘Risplenda la tua lampada sopra il nostro cammino, la tua mano ci guidi alla mèta pasquale’.
Concludo con un caloroso grazie da parte di tutti i convenuti a Don Ennio per l’ospitalità e alle donne di Azione Cattolica della parrocchia che hanno curato la preparazione del pranzo; da parte dei genitori presenti coi figli piccoli un grazie affettuoso ai giovani della parrocchia di San Biagio, che hanno intrattenuto i piccoli durante le meditazioni. ‘Benediciamo il Signore: egli è nostro scudo e nostro aiuto’.
Maurizia Bubani