Il Presepe Vivente a Classe

Il Presepe Vivente a Classe

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 46/2011
 
Torna, il 24 dicembre e il 6 gennaio, il Presepe Vivente a Classe
La nascita di Gesù
Presso la Parrocchia di Sant’Apollinare in Classe è prevista la nona edizione del Presepe vivente; si terrà sabato 24 dicembre a partire dalle ore 19.30 e venerdì 6 gennaio 2012 a partire dalle ore 15.30.
La sua caratteristica rimane inconfondibile. E’ una capanna, ubicata appena fuori dall’abitato di Betlemme. In essa, in una notte di duemila anni fa, ha preso dimora colui che l’ha resa, contemporaneamente, radiosa con il proprio vagito di bimbo e magnifica con il sigillo regale di Salvatore del mondo. Lui era ed è la Luce, quella che rivoluziona il nostro essere, il nostro esistere e l’avvenire di tutti gli uomini di buona volontà.
Oggi, ponendo l’attenzione sul nostro pianeta con uno sguardo panoramico a 360°, saremmo propensi a considerare la stella dei Re Magi un episodio appartenente solamente al passato, giunto come ricordo alle sue ultime battute, ridotto quasi a una debole fiammella, non più quindi quella luce piena di prospettiva, che sappiamo e abbiamo constatato nata a Betlemme al di là dei nostri schemi mentali di attesa e di aspettativa.
Nel tempo, lungo il trascorrere dei secoli, ogni uomo continua a esprimersi con la prevalenza delle proprie debolezze, maggioritarie purtroppo rispetto alle virtù che non ci sono state negate e che abitano in ciascuno di noi. Betlemme tuttavia rimane il riferimento tangibile che, da allora, fa respirare l’umanità con un ossigeno di gran lunga più nutriente di quello che troviamo sulle vette più alte. Quel bambino deposto sulla mangiatoia ha reso ognuno di noi un valore unitario, irripetibile, argilla preziosa nelle mani del Vasaio, l’autentico ed esperto Professionista sul quale porre la nostra piena fiducia come garanzia del Suo operato. Fuori da questi canoni guida difficilmente possiamo costruire una convivenza equa e solidale. Saremmo immersi al contrario in un contesto sgradevole, conflittuale, in un mondo amaro, tenacemente voluto proprio perché generato e costruito con le nostre stesse mani.
All’uomo, che ha creduto nella luce di Betlemme, viene chiesto pertanto di continuare a porre dell’olio nelle proprie lampade accese. Un metodo e uno stile di vita che gli permetterà sempre di ‘vedere la stella e provare (assieme ai Re Magi) una grandissima gioia’ (Mt. 2, 10).
Questo in fondo l’augurio che la comunità di Classe, ormai da nove edizioni, propone con la semplicità della rappresentazione del Presepe Vivente. Un segno tonificante che, assieme a tutti quelli che lodevolmente si realizzano nel mondo, deporrà nei nostri cuori, immersi in un’atmosfera coinvolgente, la capacità di aprirci agli altri con i doni della Luce, della Pace e della Gioia. Tutti, con questa e con le altre iniziative natalizie, avremo modo di balbettare una disponibilità alla domanda posta dai discepoli al Signore, non rimasta inevasa: ‘Maestro dove abiti? – Venite e vedrete’.
Luigi Bressan