Il Campo Superiori di Santerno

 

 ‘Amare silenziosamente, nascostamente, gratuitamente. Senza mettere la firma personale di proprietà, e senza dirlo a nessuno, neppure a se stessi, lasciandosi cancellare dal tempo…’.

Così anche i giorni al Campo scuola di Santerno, sono trascorsi velocemente e intensamente, come la pioggia che cadeva costante. Forse è stato proprio questo clima che tutti riterrebbero fastidioso, che ha aiutato a creare quella rara atmosfera di riflessione, che molti cercano ma nessuno trova. Tra una visita all’acquario e una breve gita al mare abbiamo avuto l’opportunità di metterci in gioco, aver modo di affrontare argomenti di cui molti parlano ma a cui in pochi trovano vere risposte.

Tra questi l’amore, l’affettività e la sessualità.

Siamo partiti dubbiosi, alla ricerca di risposte che non fossero le solite preconfezionate, che la società ti ‘impone’, ma risposte che ti potessero far comprendere meglio te stesso. E con incredulità abbiamo scoperto che le risposte che cercavamo erano nascoste tra le piccole cose che viviamo tutti i giorni, ma a cui non diamo valore.

Sono stati cinque giorni, certo possono sembrare pochi, ma sono serviti a farci sentire come una seconda famiglia, e a farci capire che Dio è un tassello fondamentale che, come il cemento che unisce i mattoni di una casa, rende una semplice convivenza tra amici un opportunità di crescere e consolidare la propria fede.