Grest Cannuzzo 2012

Grest Cannuzzo 2012
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 28/2012
 
Come ogni anno, a cavallo tra giugno e luglio (per 15 giorni), a Cannuzzo, si è svolto il Grest per i ragazzi della parrocchia e delle comunità limitrofe.
E’ stata l’occasione per raccogliere le forze di tanti operatori, animatori e aiuto animatori, che hanno profuso impegno e dedizione (pur nella calura soffocante), perché questo evento fosse divertente e coinvolgente per i bambini. In particolare, le attività e i giochi sono stati diretti da una numerosa rappresentanza del gruppo post-Cresima, che sta crescendo in responsabilità a servizio della comunità, con grande orgoglio di tutti noi adulti.
I pomeriggi si sono snodati attorno alla figura biblica di Giuseppe, che, venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli, trova il modo di mettere a frutto il suo dono di interpretare i sogni premonitori del faraone, meritando stima, premi e promozioni. Il percorso tematico ha così aperto la strada alla riflessione sulla contrapposizione fra sentimenti positivi e negativi che fanno parte delle nostre esperienze umane: alla gelosia, al tradimento, al rancore, alla tentazione, evidenziati nella recita pomeridiana nella caratterizzazione dei fratelli di Giuseppe, si sono contrapposte le esortazioni del Vangelo al dono di sé, alla profusione di impegno instancabile e gratuito nel servizio al prossimo, pronti al perdono e alla misericordia. Giuseppe, che incarna in sé queste qualità, è il personaggio positivo che ha aiutato i nostri ragazzi a capire le parabole dei talenti, della vite e dei tralci, del padre misericordioso (come abbiamo preferito chiamarla di fronte ai bambini, sottolineando che l’atteggiamento positivo deve sempre essere caratteristica fondamentale del cristiano). I nostri giovani, animatori compresi, hanno messo in pratica questi insegnamenti, marcando un importante passo avanti nella loro maturazione personale e iniziazione cristiana, meritando ampiamente i premi per impegno, servizio, accoglienza, insieme a quelli più scherzosi quali ‘oca la foca’ o ‘striglia la triglia’, che, inventati ormai da alcuni anni dal nostro Don Alberto, sono entrati nella tradizione del Grest e sono attesi dai ragazzi con la consapevolezza che sono solo una bonaria sottolineatura di strafalcioni che tutti possiamo commettere.
Il gran finale ha permesso a tutti di fare un tuffo nell’antico Egitto, attraverso la sfilata in maschera coi costumi preparati in questi giorni nei gruppi, ma è stata anche l’occasione di fare comunità cristiana e come tale accogliente verso tanti fratelli stranieri (anche non cristiani) che ci hanno onorato della loro partecipazione. Ne siamo davvero felici: la loro presenza in mezzo a noi è un arricchimento per grandi e piccini.
Nella domenica 1° luglio, inoltre, si è tenuto l’annuale rinnovo delle promesse di Don Alberto, Don Giancarlo e la prima promessa di John all’interno della piccola comunità dei fratelli oblati (nella foto); la celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Verucchi.
Parrocchia di Cannuzzo
 
Foto HD