Don Franco Musa a Mezzano

Don Franco Musa a Mezzano
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 35/2012
      
Domenica 23 settembre Don Franco Musa ha fatto il suo ingresso nella Parrocchia di San Cristoforo a Mezzano e, rinnovando all’Arcivescovo Mons: Giuseppe Verucchi le sue promesse sacerdotali, ha pronunciato i ‘sì, lo voglio‘ con grande convinzione. Voglia dunque il Signore aiutarlo a mantenerle con meno difficoltà possibili.
La comunità si aprirà volentieri ad ascoltare la Parola che lui ci annuncerà.
Don Franco ha poi ricevuto dalle mani dell’Arcivescovo i segni della nostra fede: il Libro della Parola, il calice, la pisside e la chiave del tabernacolo, perché ci inviti spesso alla comunione e a pregare davanti al Santissimo Sacramento; la stola violacea simbolo del Sacramento della Confessione, pregandoci di impegnarlo per ore in questo; gli Oli Sacri: Battesimo, Cresima, olio per infermi, perché ci portino sollievo nell’anima e nel corpo; una famiglia della parrocchia, simbolo dell’accoglienza reciproca conclusa con l’abbraccio di pace.
Lo accompagnerà in questo compito il diacono Vittorio Morini, da tempo suo collaboratore.
Chiediamogli di aiutarci a pregare, a rimettere i nostri peccati, a ricevere la comunione. Gli altri compiti dovremmo impegnarci ad assolverli noi, cercando di essere i’ primi’ nell’essere ‘ultimi’, nel metterci al servizio dei fratelli: grandi nel servizio, disponibili nell’obbedienza e nel fidarsi con i bambini verso i genitori.
L’Arcivescovo ha poi consegnato a Don Franco la Sede, per rendere visibile che il Parroco è il suo rappresentante. Il presidente del consiglio pastorale parrocchiale ha ringraziato Don Franco per averci accettati e gli ha dato il nostro benvenuto.
Don Franco, visibilmente emozionato, ci ha salutato ricordando coloro che lo hanno fatto crescere nella fede e citando San Paolo: ‘noi (pastori) non siamo padroni della vostra fede, ma collaboratori della vostra gioia‘; invitando tutti alla collaborazione e alla fratellanza, ci ha ringraziato per essersi sentito ‘atteso ancora prima di essere stato invitato’.
Noi cercheremo di rendergli tangibile il nostro affetto, anche più di quanto possiamo essere riusciti a farlo con i suoi predecessori che continueremo a ringraziare e ad avere nel cuore.
Carla Castellucci