Catechesi sul Mistero dell’Incarnazione a S. Maria Maddalena

Catechesi sul Mistero dell’Incarnazione a S. Maria Maddalena

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 11/2012
 
Quest’anno la Festa dell’Annunciazione – Mistero dell’Incarnazione sarà celebrata il 26 marzo anziché il 25, in quanto il 25 marzo è Domenica di Quaresima. Il 25 marzo comunque, sarà possibile tenere momenti di Adorazione a Gesù Concepito.
Per quanto riguarda l’Arcidiocesi Ravenna-Cervia è prevista una catechesi sul Mistero dell’Incarnazione da parte di S. Ecc. Mons. Verucchi presso la Chiesa dell’Adorazione Perpetua di S. Maria Maddalena in via Corrado Ricci, Ravenna, domenica 25 Marzo alle ore 20.45 e a seguire sarà celebrata la S. Messa di Domenica di Quaresima.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione privata di fedeli ‘Progetto Gemma – Adozione Prenatale a distanza’,riconosciuta con decreto diocesano del 25 aprile 2000 (www.progettogemma.it), in collaborazione con le Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento ed è aperta a tutti. Pubblichiamo di seguito due ‘passi’ significativi del contenuto della catechesi.
Dall’omelia Di Sua Santità Benedetto XVI (25 Marzo 2006)
Celebrando l’Incarnazione del Figlio non possiamo, pertanto, non onorare la Madre. A Lei fu rivolto l’annuncio angelico; Ella lo accolse e, quando dal profondo del cuore rispose: ‘Eccomi ‘ avvenga di me secondo la tua parola’ (Lc 1,38), in quel momento il Verbo eterno incominciò ad esistere come essere umano nel tempo.Di generazione in generazione resta vivo lo stupore per questo ineffabile mistero. Sant’Agostino, immaginando di rivolgersi all’Angelo dell’Annunciazione, domanda: ‘Dimmi, o Angelo, perché è avvenuto questo in Maria?’. La risposta, dice il Messaggero, è contenuta nelle parole stesse del saluto: ‘Ave, o piena di grazia’ (cfr Sermo 291,6). Di fatto, l’Angelo, ‘entrando da Lei’, non la chiama con il nome terreno, Maria, ma col suo nome divino, così come Dio da sempre la vede e la qualifica: ‘Piena di grazia ‘ gratia plena’, e la grazia è nient’altro che l’amore di Dio, così potremmo alla fine tradurre questa parola: ‘amata’ da Dio (cfr Lc 1,28). Origene osserva che mai un simile titolo fu rivolto ad essere umano, e che esso non trova riscontro in tutta la Sacra Scrittura (cfr In Lucam 6,7). E’ un titolo espresso in forma passiva, ma questa ‘passività’ di Maria, che da sempre e per sempre è l”amata’ dal Signore, implica il suo libero consenso, la sua personale e originale risposta: nell’essere amata, nel ricevere il dono di Dio, Maria è pienamente attiva, perché accoglie con personale disponibilità l’onda dell’amore di Dio che si riversa in lei. Anche in questo Ella è discepola perfetta del suo Figlio, che nell’obbedienza al Padre realizza interamente la propria libertà e proprio così esercita la libertà, obbedendo. Nella Lettera agli Ebrei troviamo la stupenda pagina in cui l’Autore interpreta il Salmo 39 proprio alla luce dell’Incarnazione di Cristo: ‘Entrando nel mondo Cristo dice:’ Ecco, io vengo per compiere, o Dio, la tua volontà’ (Eb 10,5-7). Di fronte al mistero di questi due ‘Eccomi’, l”Eccomi’ del Figlio e l”Eccomi’ della Madre, che si rispecchiano l’uno nell’altro e formano un unico Amen alla volontà d’amore di Dio, noi rimaniamo attoniti e, pieni di riconoscenza, adoriamo.
Preghiera a Maria
Maria donna feriale rendimi allergico ai tripudi di feste che naufragano nel vuoto
Maria donna dell’attesa distruggi in me la frenesia di volere tutto e subito
Maria donna innamorata affrancami dalla voglia di essere sempre capito e amato
Maria donna gestante donami la gioia di sentire nel grembo i fremiti del mondo
Maria donna accogliente dilata a non finire in me la tenda dell’accoglienza
Maria donna del vino nuovo regalami un cuore traboccante di gioia e di letizia
Maria donna del silenzio stabilisci il mio domicilio nella contemplazione di Dio
Maria donna obbediente attira il mio sguardo perché possa obbedire sempre più in alto
Maria donna vera strappami le plastiche facciali che sfregiano l’immagine di Dio
Maria donna del popolo abolisci in me ogni traccia di privilegio e annullane anche il desiderio. Amen
(+ Tonino Bello)