Campo Scuola di Classe e Fosso Ghiaia

Campo Scuola di Classe e Fosso Ghiaia
 
     
Dal 22 al 29 giugno si è svolto il campo scuola, a Balze di Verghereto, per i ragazzi delle Parrocchie di Classe e Fosso Ghiaia.
 
Non partecipavo come animatrice a un campo scuola da tre anni. Il campo durava da sabato a sabato, l’ultimo esame della mia sessione estiva era il martedì dopo. Dovevo salire nelle Balze, fare un saluto, scendere. Dopo tre ore passate tra i ragazzi avevo già il telefono in mano per avvertire tutti che prima di sabato non sarei tornata a casa. E che l’esame andasse come doveva andare, avevo bisogno di un regalo per me stessa.
 
Quindici animatori avevano lavorato fin da aprile per creare una settimana ‘nuova’, inedita, concentrata sul libro di Tolkien, Il signore degli anelli ‘ con tanto di costumi di scena, parrucche, scettri di legno e ferro di una verosimiglianza impressionante. La settimana è stata un’esperienza di dedizione. Un campo insegna che crescere insieme è più difficile che crescere da soli, ma che è anche più gratificante; ti insegna che ogni azione, anche la più piccola, porta con sé un significato grande, e che riflettere a fondo su quel significato è la strada giusta per rafforzare il cuore; ti insegna che la vita è piena di prove da superare, e che nelle difficoltà si vincono le paure solo se si lavora con lo spirito e l’affetto di una squadra; ti insegna che volersi bene non vuol dire per forza andare sempre d’accordo, ma trovare sempre una scorciatoia comune per superare gli spigoli duri dei nostri caratteri. Soprattutto ti insegna che per ogni momento triste ci sarà sempre un compagno che ti tende la mano, che ti dice ‘sono qui’. E che in quel compagno c’è una forza intestina e indistruttibile, più forte dei momenti bui, dei giorni peggiori, delle frasi che ci fanno male. Una forza che ha molti nomi, ma che quello che usiamo più spesso per racchiuderli tutti è Amore.
 
Ecco cos’è un campo scuola, è una settimana che ti insegna l’amore.
 
A Balze l’ho visto in molte forme. Nell’impegno costante degli animatori, nell’entusiasmo dei ragazzi, nei litigi che finivano in abbracci, nelle amicizie forti che crescevano un giorno alla volta. Alla fine il ritorno a casa ti fa rendere conto di quanto una settimana duri sempre troppo poco. Ed è incredibile vedere come i ragazzi condividano questa malinconia da ultimi saluti, come scendano con un granello di nostalgia nel cuore, nonostante stiano tornando nelle loro case, con i loro amici, tra le loro cose, quelle stesse da cui all’inizio sembrava impensabile separarsi. È passato quasi un mese, ma nessuna di quelle emozioni è ancora andata via. In ognuno di quei ragazzi, in ognuno di noi, c’è qualcosa di bellissimo, di energico, un dono prezioso da coltivare e da mettere a disposizione degli altri. Il campo scuola lo mette a nudo, e mentre resta a galla abbiamo la forza di crescere senza paura, di riconoscere i nostri difetti e le nostre pieghe più scomode, di superarle con umiltà.
 
Il prossimo anno mi laureo, ma penso che non salterò il campo scuola.
 
Ho imparato a riscoprire che la forza che ci trovi dentro è sempre più possente delle paure che ti aspettano. E all’esame ho preso trenta.
Il secondo campo scuola, per le due Parrocchie, si è svolto a Valnerea, dal 7 al 14 luglio, con 27 ragazzi delle superiori e 5 animatori adulti sulla tematica ‘Cristiani con… Stile’; le riflessioni erano basate tutte sullo stile di essere cristiani che è sempre testimonianza di Amore.