Buona Pasqua 2012! Gli auguri del nostro Arcivescovo

Buona Pasqua 2012! Gli auguri del nostro Arcivescovo

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 13/2012
 
Buona Pasqua
La Pasqua è la festa più importante dell’anno perché ricorda e attualizza l’avvenimento più importante che mai sia capitato: il Figlio di Dio incarnato, Gesù, è veramente morto, è stato veramente sepolto, il terzo giorno è veramente RISORTO.
Ed è risorto per restare risorto per sempre. Se uno di noi, morto, viene riportato in vita: torna a vivere la vita che tutti viviamo qui, ora e riprende il cammino verso la morte. È quello che è capitato ai tre morti risuscitati da Gesù: Lazzaro, la figlia di Giairo e il figlio della vedova di Naim. Nel caso della risurrezione di Gesù abbiamo un avvenimento nuovo, inedito, difficile anche da pensare.
Gesù è morto per amore di tutti noi sulla croce, è stato sepolto ed è risorto. Ha vinto la morte per vivere sempre. Ha stravinto sul peccato, sul male, sul maligno, su tutto ciò che è negativo. Ed è il RISORTO. Il VIVENTE. Il TRIONFATORE. Il VINCITORE. Il SIGNORE.
È Gesù Cristo. È proprio lui. Ma vive un’esistenza nuova e diversa. Vive da risorto. Trasfigurato. Per sempre. Vive nell’eternità, in paradiso, gioia e gloria degli angeli e dei santi. E appare sulla terra: agli apostoli (in vari momenti), alle donne, a Maria di Magdala, ai due discepoli di Emmaus, a 500 discepoli, a San Paolo. E, asceso al Padre, manda lo Spirito Santo. Il Risorto e lo Spirito Santo sono una forza irresistibile. La vita degli apostoli e dei discepoli viene trasformata. ‘Scaravoltata’. A guardare la vita dei discepoli prima e dopo la Risurrezione e la Pentecoste c’è da rimanere ‘a bocca aperta’, travolti dalla meraviglia.
Prima, al momento della cattura, del processo e della morte di Gesù, sono: impauriti, terrorizzati, divisi, deboli, nascosti, ben chiusi nel Cenacolo.
Dopo l’avvenimento Risurrezione-Pentecoste sono: pieni di gioia, coraggiosi nell’annunciare il Vangelo, forti nel testimoniare la loro fede in Gesù, uniti nell’amore e nella comunione. Nessuna paura di essere presi e uccisi. Vanno nel mondo a trasmettere la loro vita di fede in Cristo Gesù morto e risorto. E danno la vita per amore a Cristo Risorto!
Mi ha sempre fatto impressone questo fatto. Fin da piccolo, ho pensato: se Gesù non fosse risorto e lo Spirito non fosse sceso sarebbe inspiegabile il cambiamento di vita degli apostoli e dei discepoli, la loro testimonianza e il loro martirio.
Gesù Cristo è morto e risorto.
Questo avvenimento che salva e dona pienezza di vita lo rendiamo presente ogni anno a Pasqua, ogni Domenica, ogni volta che celebriamo la S. Messa. Uniti a Lui possiamo risorgere anche noi! Possiamo in Lui morto e risorto: avere il perdono dei peccati e il dono della vita divina, nel Battesimo e nella Cresima; incontrarlo e accoglierlo, nella celebrazione dell’Eucaristia e nella comunione; avere i suoi doni che rendono la vita sempre più bella, più vera, più libera ogni volta che lo preghiamo e lo accogliamo.
Alla fine della vita terrena possiamo avere la speranza-certezza di essere accolti in Paradiso. In Lui risorto possiamo anche noi risorgere. E vivere con maggiore pienezza, amore, libertà , gioia, grazia. Parzialmente di qua. Totalmente di là. L’avvenimento è capitato. Nella pasqua annuale e settimanale è reso presente nell’Assemblea Eucaristica.
Lo possiamo accogliere.
Ne possiamo essere trasformati. 
Me lo auguro e ve lo auguro. Con tutto il cuore.
Buona Pasqua.
+ Giuseppe Verucchi