59° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra

59° Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 2/2012
 
Ricorre domenica 29 gennaio la 59ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra; le iniziative a Ravenna
‘Fare della propria vita qualcosa che vale’
Si celebrerà domenica 29 gennaio la 59ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, che fu istituita da Raoul Follereau nel 1954 con il Patrocinio del Segretariato Sociale Rai. Proprio domenica 29 gennaio, le offerte raccolte durante la Santa Messa delle ore 11.30, in Cattedrale a Ravenna, andranno a favore delle iniziative di aiuto ai malati di lebbra che si realizzano grazie alla Giornata. Sarà presente una Suora Domenicana, impegnata in Missione in India. La S. Messa in Cattedrale verrà celebrata in suffragio di Don Glicerio Zordan, Cesare Sanguinetti, Giusto Carbognin e benefattori vivi e defunti.
 
Ogni anno, a fine gennaio, celebriamo la Giornata per i malati di lebbra. Siamo alla 59ª Giornata. Mi ricordo ancora dell’epoca in cui Follereau girava il mondo intero per visitare i lebbrosari, abbracciare lebbrosi e diffondere, con forza, l’idea che la lebbra si può sconfiggere. E la famosa provocazione che ci sbatteva davanti alla coscienza: ‘Datemi il valore di un aereo da guerra e io sconfiggerò la lebbra’. All’epoca ci fu un libretto che, in tanti, abbiamo letto e meditato: ‘Se Cristo domani” bussasse alla tua porta, Lo riconosceresti? E chiaramente parlava del Signore presente nei malati di lebbra. Ringrazio quanti, leggendo queste poche righe, vorranno pregare e offrire per i malata di lebbra. E fare, anche in questo modo, della propria vita qualcosa che vale! Come dice il tema della Giornata di quest’anno. Ringrazio i membri dell’Associazione Ravennate per quanto fanno per questa finalità, collaborando con le suore Domenicane del Santo Rosario di Iolo (Prato) e grazie a quanti contribuiranno per la realizzazione dei progetti riguardanti i malati di lebbra dell’India (Cochin e Bangalore).
Teniamo nel cuore le parole di Gesù. ‘Qualsiasi cosa avrete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli, l’avrete fatta a me’.
+ Giuseppe Verucchi
Arcivescovo di Ravenna-Cervia
 
La lettera di Suor Elena
Carissimi amici della Diocesi di Ravenna,
grazie del sostegno con cui in tutti questi anni avete accompagnato il nostro lavoro in missione, e dell’aiuto che anche quest’anno avete deciso di darci.
Tra le nostre comunità in India e la vostra Diocesi si è creato uno splendido ponte di solidarietàche permette a tanti fratelli e sorelle, soprattutto malati di lebbra, di sperare in un futuro migliore per loro e per i loro figli.
La lebbra anche se in diminuzione nelle città, è sempre presente in India soprattutto nelle periferie, e nei piccoli centri distanti dalle città, e le suore con pazienza continuano a visitare scuole e abitazioni per portare ai malati
che trovano la possibilità di curarsi. Inoltre nei nostri dispensari oltre ai malati di lebbra diamo assistenza ai malati di Tubercolosi, ai sieropositivi e ai tanti anziani e malati generici che non saprebbero a chi rivolgersi.
Grazie, grazie ancora per quello che avete fatto, per la vostra generosità, per l’affetto con cui ci sostenete e per averci donato anche quest’anno la possibilità di essere in mezzo a voi, voce di chi non ha voce.
Quest’anno la vostra raccolta servirà per l’acquisto dei medicinali e del materiale medico nei diversi dispensari della nostra Congregazione,ormai presente in India in tre stati (Kerala – Karnathaka – Andrha Pradesh)
con undici comunità. In attesa di vederci personalmente vi assicuro il ricordo
nella nostra preghiera.
Suor Elena o. p.