XII Lettera Pastorale: Comunione nel Cammino Vicariale

XII Lettera Pastorale: ‘Comunione nel Cammino Vicariale’

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 36/2011
 
Nella serata del 30 settembre scorso, l’Arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Giuseppe Verucchi, preceduto dalla croce e accompagnato dai diaconi, è salito al presbiterio della Basilica di sant’Apollinare in Classe per presentare la sua XII Lettera Pastorale, relativa all’anno 2011-2012, intitolata ‘Comunione nel Cammino Vicariale’. Tanti i fedeli e i ministri dei vari vicariati convenuti per assistere alla cerimonia. Il presule ha sottolineato con forza la portata dell’evento, poiché la convocazione diocesana è un avvenimento raro nel corso dell’anno, ed è un’importante esperienza d’epifania della Chiesa locale, corpo mistico di Cristo. E siccome la Chiesa è realtà di comunione, i credenti sono le pietre vive di un unico edificio; i figli di Dio nella stessa ‘Famiglia’ (la Chiesa).
Nel luogo che conserva i resti del nostro santo patrono erano presenti sacerdoti, religiosi, ministri, catechisti, operatori pastorali, fedeli, associazioni, gruppi, radunati attorno al ‘pastore’ per ascoltare le indicazioni da vivere durante il prossimo anno. La Lettera Pastorale del 2010 guidò la diocesi alla riflessione sul binomio ‘Fraternità e Corresponsabilità’. Questi temi vennero trattati anche nell’affollato corso di formazione, tenuto per aiutare le realtà diocesane a crescere nella comunione ecclesiale in vista di una maggiore collaborazione nella pastorale. Passando dalla teoria alla pratica, mons. Verucchi ha sottolineato l’intenzione quest’anno di ‘vivere nei Vicariati ciò che abbiamo ascoltato e meditato’, cioè la fraternità e la collaborazione, doni che scendono dall’Alto.
L’unità della Chiesa non è un frutto umano. La sorgente e il cibo della comunione-missione è la Trinità. La novità di vita che Gesù ci ha donato, la sua Parola, i valori, l’amore, la comunione sono i doni da accogliere per vivere una vita personale in grazia di Dio, dicendo ‘no’ al peccato con una confessione frequente. La sorgente in terra è l’Eucaristia. Gesù ha detto ‘padre conservali nell’unità’, uniti al Signore nella Chiesa e tra di noi. La comunione allora si trasforma in fraternità verso l’altro per vivere la missionarietà ecclesiale, cioè la trasmissione della fede a tutti. Il Signore fa doni diversi – ha continuato mons. Verucchi nella sua presentazione – carismi, vocazioni, servizi, ministeri.
Dal punto di vista operativo, a livello vicariale continueranno le esperienze positive già in atto, e si avvieranno laboratori di fraternità e corresponsabilità, dove si penserà alle iniziative da attuare e si deciderà chi le porterà avanti. Importante sarà far crescere la comunione delle varie realtà presenti nelle parrocchie e la collaborazione interparrocchiale all’interno del vicariato. La Lettera Pastorale riporta in copertina il particolare dell’abside della Basilica di Classe, mentre nel retro c’è la cartina policroma della nostra arcidiocesi, suddivisa in otto vicariati. All’interno si trovano indicazioni bibliche, e per ogni vicariato sono indicate le iniziative pastorali già sperimentate da verificare e consolidare; le proposte di nuove collaborazioni da concordare e progettare; le domande per il confronto negli incontri di Vicariato. Tali indicazioni sono quelle emerse nelle assemblee vicariali tenutesi nel maggio-giugno scorsi.
Al termine dell’intervento, mons. Verucchi ha pregato ‘il Signore perché conceda il dono della fraternità e corresponsabilità, e perché metta nel cuore di ognuno di noi la volontà di amare gli altri, ascoltarli, essere concordi nella preghiera e vivere la missionarietà che il Signore ci chiede per l’anno 2011-2012’, aggiungendo: ‘Ringrazio Dio e la gente per l’impegno che metterà nel vivere questi doni’. A chiusura di celebrazione l’Arcivescovo ha benedetto i fedeli con la reliquia di sant’Apollinare e i Vicari foranei hanno distribuito ai presenti il documento pastorale.
Stefania Bonadonna