Omelia festa della Madonna greca – 24 aprile 2022 “Maria ci guidi sui sentieri della pace”

24-04-2022

Maria ci guidi sui sentieri della pace

La Liturgia ci fa ancora celebrare la Pasqua del Signore, con le apparizioni agli apostoli e il dono della Pace: Shalom, in ebraico, un saluto ricco di ogni augurio di bene; la pace di Cristo è ancora più ricca, c’è la sua vita e il suo Dono, lo Spirito, è la sua Pace. Ed è anche quella che noi stiamo trascurando e non attuando, anche in questi giorni (due mesi dall’inizio della guerra contro l’Ucraina).

Nell’atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina, che abbiamo pronunciato il 25 marzo in questa basilica dedicata al culto di Maria, sotto il titolo di Madonna greca, nostra protettrice, ci siamo rivolti a lei, Madre di Dio e Madre nostra, con le parole del Papa. Stiamo di nuovo vivendo in Europa un’ora di grande tribolazione e di angoscia per una guerra assurda che sconfiggerà vinti e vincitori, provocherà danni gravissimi agli uni e agli altri, per molti anni. Ci siamo rivolti alla nostra Madre, che ci ama e ci conosce: sa cosa viviamo, noi e tutti i nostri fratelli schierati su fronti opposti, in larga parte cristiani. Ci siamo rivolti a lei Madre di misericordia, per invocare la sua provvidente tenerezza, la sua presenza che riporta la pace, perché lei ci guida a Gesù, Principe della pace.

Guidati dalla invocazione del Papa abbiamo confessato che non solo loro ma anche noi abbiamo smarrito la via della pace e dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, quando sono caduti milioni di persone, soprattutto civili, nelle guerre e nei campi di concentramento. Abbiamo confessato anche di non aver tenuto fede agli impegni presi come Comunità delle Nazioni e di stare tradendo il bisogno di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Abbiamo confessato i peccati di avidità, di chiusura negli interessi nazionalisti, di indifferenza e di egoismo. Ignorando il nostro comandamento fondamentale, ci siamo lasciati ingannare dalle falsità e abbiamo alimentato l’aggressività. La conseguenza è che si stanno sopprimendo vite umane e ci si sta affidando sempre più alle armi, dimenticandoci che siamo custodi di ogni nostro fratello, anche del nemico, come fa il nostro Padre dei cieli, che ci vuole tutti salvi. Stiamo distruggendo con la guerra il giardino della Terra che dovevamo custodire. Abbiamo detto con vergogna: perdonaci, Signore!

Anche oggi ci torniamo a rivolgere a te Madre santa, protettrice della nostra città e della nostra Chiesa locale, perché tu interceda per noi affinché il Signore continui a guardarci con amore, a perdonarci e a farci divenire operatori di pace anche se facciamo fatica a capire “come” esserlo, presi dentro il mistero dell’iniquità del male e della guerra. In quest’ora buia abbiamo bisogno del tuo soccorso e della tua consolazione. Tu sai come sciogliere le passioni negative e le resistenze del nostro cuore. Rinnoviamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente in questo momento di prova, vieni in nostro aiuto.

Vediamo intorno a noi, ma soprattutto nei tanti luoghi dove trionfa la guerra sulla pace e l’odio sulla concordia, che si stanno affievolendo la speranza, la gioia, la fraternità. Non stiamo costruendo relazioni di giustizia e la pace non può fiorire. Dove crescono violenza e distruzione, falsità e progetti di potere senza umanità, non si costruisce la pace.

Voglio quindi rinnovare una parte della supplica che abbiamo fatto, per confermare la nostra fiducia in Maria regina della pace:

“Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace.”

“Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.”

Santa Madre di Dio, “il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.”

“A te, dunque, consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo. Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia. Tu che “sei di speranza fontana vivace” e fa’ di noi degli artigiani di comunione, guidaci sui sentieri della pace. Amen.”

Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia