Turismo: I monumenti dell’Opera sfiorano le 400mila visite

Turismo:
I monumenti dell’Opera

sfiorano le 400mila visite

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 3/2016

 

Dati record nel 2015, in crescita dal 2012.

Saviotti: “Merito di una efficace custodia, un vantaggio per tutta la città”

Crisi, ma non per tutti. Se i dati turistici 2015 non sorridono al nostro territorio, soprattutto per quel che riguarda le presenze, cioè il numero di notti trascorse nelle strutture ricettive, c’è un dato in controtendenza. A trainare il turismo nella città d’arte è il numero degli ingressi ai monumenti e in particolare quelli gestiti dall’Opera di Religione.

Nel 2015 infatti i biglietti staccati per il circuito San Vitale, Galla Placidia, Battistero Neoniano, Museo Arcivescovile e Sant’Apollinare Nuovo sono stati 399.912 con un incremento rispetto all’anno precedente del 3,5% (erano 386.474 nel 2014). Non per tutti i monumenti ravennati è così: i monumenti gestiti dalla Soprintendenza ad esempio perdono quasi 17.500mila visitatori tra il 2014 e il 2015 e più di 43mila dal 2008 ad oggi. E a soffrire in particolare è Sant’Apollinare in Classe che dal 2008 a oggi ha perso 76mila biglietti. “Un risultato non positivo – commenta l’assessore al turismo Massimo Cameliani – dovuto forse in parte all’isolamento del monumento rispetto al centro, e da questo punto di vista dovremo cercare di migliorare i collegamenti con Classe, e certamente all’introduzione di un biglietto che da solo costa più della metà del circuito gestito dall’Opera di Religione”. Infatti i numeri dei monumenti della Curia sono ben diversi: i biglietti staccati per San Vitale, Galla Placidia, il museo Arcivescovile, sant’Apollinare Nuovo e il battistero Neoniano sono in costante crescita dal 2012 (dopo un calo dovuto alla crisi iniziato nel 2009) con un incremento medio di circa 20mila visite in più all’anno.

“Questo risultato è il frutto di un continuo lavoro di miglioramento del servizio al cliente iniziato oltre 15 anni fa con l’istituzione dell’Opera – spiega il portavoce dell’arcidiocesi di Ravenna-Cervia Enrico Maria Saviotti –. La crisi l’abbiamo sentita anche noi, ma ora possiamo dire di esserci ripresi. I monumenti ovviamente sono quelli che attraggono di più i turisti, questo è un dato indiscusso. Ma l’incremento degli ultimi anni è indice del fatto che evidentemente la loro custodia e la conservazione viene svolta in maniera efficace e questo è un vantaggio per tutta la città”.

Per quel che riguarda gli altri monumenti, anche il Mar e Ravennantica hanno visto aumentare i loro visitatori tra il 2014 e il 2015 (da 37821 a 43406 il Mar e da 105487 a 139620 per Ravennantica) ma se nel primo caso si tratta di un andamento altalenante (con un 2013 che segnava ad esempio 55036 biglietti staccati) nel secondo la crescita è costante dal 2012 (quando si registravano 96541 visite). Anche il complesso dantesco, con la Tomba di Dante segna un risultato positivo con quasi 537mila visite contro le 500mila del 2014 e le 300mila del 2012. “Per rilanciare il turismo a Ravenna serve un lavoro di squadra”, spiega l’assessore Massimo Cameliani.

Di qui il progetto di investire 250mila euro dell’imposta di soggiorno in una “Dmo”, una sorta di cabina di regi, a livello cittadino, alla quale siederanno tutti i soggetti, sia privati che pubblici che operano nel settore turistico della città, per delineare insieme gli obiettivi e un piano strategico per il rilancio. Va sempre in quest’ottica il percorso partecipato “Ravenna Ascolta” che il Comune ha lanciato lunedì 25 gennaio, affidandolo alla Jfc di Massimo Ferruzzi, che prevede nei prossimi mesi workshop, tavoli tematici e world cafè per sondare le opinioni delle istituzioni e delle imprese che operano nel settore e delineare insieme strategie di sviluppo (www.ravennaascolta.it)

(Foto: E. Solano)

 

Daniela Verlicchi