Sulle orme del Patrono

Sulle orme del Patrono  Dal “RisVeglio Duemila” N. 28/2017 
 In cammino, per annunciare la Parola sulle nostre terre, come Sant’Apollinare. Anche quest’anno, la vigilia del 23 luglio, la diocesi ripropone il pellegrinaggio a piedi con le reliquie del Patrono dal Duomo alla basilica (ore 20): l’immagine forse più eloquente di una chiesa in cammino sulla strada tracciata dal suo Patrono e orientata alle periferie di cui parla papa Francesco. Ecco perché quest’anno, a fare da guida alle meditazioni individuali durante il pellegrinaggio ci saranno delle meditazioni ispirate all’Evangelii Gaudium del pontefice, per sottolineare, spiega il direttore dell’Ufficio Liturgico don Vincenzo Cetrangolo “l’aspetto missionario del ricordo di Sant’Apollinare”. Si partirà alle 20, come detto, dal Duomo ricordando le figure del primo e dell’ultimo vescovo Santo che abbiamo: Sant’Apollinare, appunto, e San Guido Maria Conforti, accomunati dallo spirito missionario. E poi si proseguirà con il consueto percorso che attraversa luoghi civili (piazza del Popolo) e centri religiosi (il monastero delle monache carmelitane di Santo Stefano degli Ulivi) fino ad arrivare alla basilica di Classe. Ma il pellegrinaggio del 22 luglio è uno dei due momenti principali nei quali la nostra chiesa diocesana festeggerà il suo patrono. “Fare memoria di Sant’Apollinare – spiega don Cetrangolo – significa tornare alle origini della nostra fede, e all’identità della nostra terra che è fatta appunto di persone che hanno dato la vita per l’evangelizzazione di Ravenna. Ed è appunto la voglia e il desiderio di annunciare il Vangelo anche agli uomini e alle donne di oggi, oltre le comodità e le convenienze, con autenticità, verità e bellezza che il nostro Patrono può insegnare ai cristiani di oggi”. Ecco perché nella Santa Messa delle 11 in Cattedrale, presieduta dall’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, parteciperanno anche le autorità della città “segno che quei semi cristiani seminati nel primo secolo da Apollinare caratterizzano l’identità della nostra città”. La Messa delle 11, domenica 23 luglio, sarà preceduta alle ore 8 (non alle 7.15 come riportato nel manifesto), sempre in Cattedrale dall’Ufficio delle Letture e dalle Lodi presiedute sempre dall’arcivescovo che a Sant’Apollinare in Classe a partire dalle 18 celebrerà i primi Vespri e poi la Messa vespertina. Come l’anno scorso, alla vigilia della solennità, il 22 luglio, sarà il monastero delle Cappuccine di Sant’Apollinare in Veclo, alle 18.30 ad ospitare i Vespri con l’Arcivescovo, che si celebreranno anche nella basilica di Classe, seguiti dalla veglia della Piccola famiglia della Risurrezione di padre Orfeo Povero.