Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 21/2013
Un gruppo di studenti della scuola Damiano-Novello in visita al Seminario diocesano
Il seminarista, questo sconosciuto innamorato di Dio
Quando parlo ai miei alunni di sacramenti, sono sempre numerose le domande e le curiosità che mi pongono. Il sacramento che resta per loro sempre il più misterioso è il sacramento dell’Ordine. Chi lo può ricevere? E se poi chi lo ha ricevuto non vuole più essere prete? Può uno sposato diventare diacono? Ti puoi rifiutare di diventare vescovo? Mentre studi per diventare prete puoi avere la fidanzata? Perché solo gli uomini possono entrare in seminario?’ Chi allora meglio di un seminarista o di un sacerdote novello può rispondere a tali quesiti?
Così, anche quest’anno, sono partita con 150 alunni alla volta del Seminario di Ravenna per visitare il cuore stesso della nostra Diocesi, in cui giovani seminaristi si formano per rispondere al meglio alla loro vocazione.
E’ questa la tappa fondamentale del progetto che da ormai sette anni arricchisce il Piano dell’Offerta Formativa della scuola ‘Damiano-Novello’ di Ravenna dal titolo ‘Vieni e Vedi’ e che, col passare degli anni, si fa sempre più interdisciplinare. Infatti, oltre ad approfondire il tema dei sacramenti e a introdurre il concetto di vocazione e di progetto di vita, viene ripercorsa la storia dei Seminari (dal Concilio di Trento ad oggi) e della nostra Diocesi. Grazie poi alle docenti di musica, da due anni la visita guidata al nostro seminario diventa anche l’occasione per poter offrire un breve evento musicale a seminaristi e genitori presenti. Quest’anno i ragazzi hanno voluto rendere un omaggio a San Francesco e al nostro nuovo Papa cantando e suonando ‘Fratello sole, sorella luna’, ‘Laudato sii o mi Signore’ e ‘Benedizione a frate Leone’.
Luisa Babini
Ecco come alcuni studenti di seconda media e insegnanti hanno vissuto tale esperienza.
‘Circa due anni fa, la collega e amica Luisa Babini mi propose di accompagnare a una visita guidata al Seminario Arcivescovile di Ravenna alcune nostre classi: aderii immediatamente e tra Aule didattiche, un’antica e prestigiosa Biblioteca, un prezioso Archivio, Sale, Chiostro e Refettorio scoprii una suggestiva e intima Chiesetta dedicata alla Madonna. Fu una piacevole sorpresa che mi portò a proporre di arricchire le successive visite con un piccolo concerto strumentale e corale, dedicato alla figura di San Francesco, eseguito dai ragazzi stessi e accompagnato dal suono del bell’organo presente proprio all’interno della chiesetta: ovviamente, il tutto da condividersi con i genitori. E così è stato! Sicuramente è stato ed è molto emozionante, per gli studenti, cantare e suonare nella cantoria della Chiesa, posizionata proprio sopra la porta d’ingresso, mentre io li accompagno all’organo: una esperienza unica ed intensa. Quest’anno, purtroppo, la chiesa è in restauro per cui abbiamo cantato le nostre lodi Francescane nell’ampia Sala intitolata a Don Minzoni, sicuramente meno suggestiva, ma, nonostante ciò, il nostro momento musicale è stato altrettanto emozionante e piacevole, perché, sempre, ovunque e comunque, ‘la musica è l’armonia dell’anima”. A. Gardella
‘Ho scoperto che la vita dei seminaristi non è particolarmente diversa da quella di ragazzi ‘normali’. Credo che questa scelta di vita sia difficile da sostenere, ma anche che i ragazzi che la fanno siano animati da passione e certezza di fare la cosa giusta’. Emma 2F
‘Senza questa visita non avrei mai conosciuto la vita dei seminaristi; sicuramente è faticosa ma anche bella perché stai sempre vicino a Dio’. Sara L. 2 C
‘Il sacerdote ci ha detto che sua sorella e sua madre non volevano che diventasse prete ma si sono rese conto che quella era la sua strada perché in Seminario era felice. Quando un tuo caro o una persona a cui vuoi bene è felice, di conseguenza lo sei anche tu‘. Jacopo 2 B
‘Se non fosse stato per la scuola io non avrei mai saputo cosa è un Seminario e non lo avrei mai visitato, insomma questa è stata un’uscita che ho fatto con molto piacere’. Giulia 2 C
‘Entrando in Seminario non ho potuto fare a meno di notare la sensazione di calma e isolamento che lo caratterizza. L’incontro con Don Giovanni mi ha permesso di capire come anche i ragazzi che scelgono per vocazione di diventare preti, svolgono tutte le attività che normalmente si praticano a scuola, come, oltre lo studio, lo sport e la musica’. Emma 2 C
‘Molti di noi volevano sapere per quali motivi don Mattia fosse diventato sacerdote e subito il suo racconto ci ha ipnotizzato. Difficilmente i nostri professori hanno avuto una classe così attenta! La visita in Seminario si stava facendo interessante. Uno studente con poca voglia di studiare, con scarso interesse per la vita in Parrocchia, con una famiglia indifferente ai problemi religiosi, ci stava facendo da guida. Ma cosa lo aveva spinto a riavvicinarsi alla Chiesa dopo la Cresima (che purtroppo per la maggior parte di noi segna la fine o quasi della partecipazione alla vita parrocchiale)? Un sacerdote ha saputo coinvolgerlo nel modo giusto e la chiamata al sacerdozio è stata forte e chiara’. M. Livia 2 F
‘Ci ha accolto Don Giovanni e ci ha spiegato la vita dei seminaristi; io pensavo fosse meno libera della nostra, ma a parte più preghiere e lo studio di materie diverse, la vita è la stessa‘. Martina S. 2 B
‘E’ stato un modo alternativo di studiare un pezzo di storia di Ravenna. Ho avuto la possibilità di visitare un edificio davanti al quale passo tutti i giorni ma in cui non ero mai entrata’. Anna 2 B
‘La cosa che mi ha colpito di più è il sentimento provato da Don Giovanni al momento della sua vocazione: la paura. Il sentimento che ti fa porre molte domande: ce la farò? Come farò a fare tutto quello che Dio mi chiede?’. Aurora 2 M
‘Peccato che i seminaristi non fossero presenti perché tutti a scuola a Bologna, ma spero di tornarci presto preferibilmente con la mia famiglia‘. Isabel 2 D
‘Mi ha colpito il fatto che Don Lorenzo, pur essendo legato a Dio, mette al primo posto i bisogni delle persone e il suo primo desiderio è aiutarle’. Riccardo 2 E
‘Il viso del sacerdote che ci ha accolto era così felice che guardandolo ho subito pensato alla bellezza interiore di quell’uomo; probabilmente la sua gentilezza, la sua bontà e la sua ammirevole dolcezza hanno reso la visita divertente ma soprattutto tranquilla e serena‘. Camilla 2 D
‘Lorenzo ci detto che lui mette al primo posto l’amore per gli altri pari a quello per Dio, che ascoltare è una delle prime cose che si impara in seminario’.Teresa 2 E
‘Ho appreso alcuni fatti che accadono durante la vita di fede di alcune persone, come il modo attraverso cui Dio chiama i suoi ‘aiutanti terreni’ attraverso la vocazione‘. Gaia 2 D
‘Mi ha colpito quando ci ha raccontato la storia della sua vocazione; mi è sembrata una descrizione magica‘. Gloria 2 D
‘Cristiano mi ha stupito perché, prima di questa nuova avventura in Seminario, io pensavo che fare il seminarista fosse una cosa noiosa, credevo che si pregasse solo. Ci ha detto invece che non bisogna essere dei geni o persone solitarie, sempre tristi, ma in Seminario si è felici, si impara a convivere con gli altri scambiandosi favori’. Agata 2 E
‘Il sacerdote ci ha spiegato che prima di arrivare al sacramento dell’ordine ci sono otto anni di studio. Questa informazione mi ha favorevolmente stupito perché ritengo giusto e necessario nel mondo di oggi che i sacerdoti siano persone istruite e colte, capaci di ascoltare, capire e aiutare il prossimo’. Riccardo F. 3 M
‘Il Seminario di Ravenna è stato in Italia uno dei primi ad essere aperti. La visita in questo luogo è stata unica e mi piacerebbe tanto rifarla’. Mattia 2 C
‘Don Lorenzo ci ha detto che in Seminario ha imparato ad ascoltare perché da prete si devono ascoltare tante persone e saper tenere i segreti degli altri‘. Kimberlyn 2 E
‘Durante la visita al seminario ho capito che nel percorso di crescita ognuno di noi può commettere tanti errori, ma bisogna essere anche in grado di correggerli, perché quello che si semina… si raccoglierà’. Maria 2 M
‘Ho scoperto che la vocazione avviene per tutti ed è di due tipi: quella di sposarsi e fare una famiglia e quella di diventare prete. Io, sentendo la storia della vocazione di don Giovanni, mi sono chiesto se sarò in grado di cogliere la chiamata di Dio e di fare la scelta corretta‘.‘ 2 M
‘L’uscita al seminario è stata una grandissima scoperta; è stata veramente bella ed emozionante’. Serena 2M