Solenne Chiusura del Mese Mariano

Solenne Chiusura del Mese Mariano
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 22/2012
                            
31 maggio: Festa della Visitazione di Maria. Ogni anno le Parrocchie della città di Ravenna si ritrovano assieme all’Arcivescovo in Cattedrale per la Solenne Chiusura del Mese Mariano. Giovedì 31 maggio alle ore 20.45 si è ripetuto questo gesto di tenera devozione alla Madre del Signore che ha raccolto attorno all’Immagine della Madonna del Sudore numerosi fedeli convenuti con i loro Parroci. Il momento iniziale prevedeva la recita del Santo Rosario animato dai Seminaristi e dai canti guidati da Mons. Giansandro Ravagna. Successivamente durante il canto delle Litanie ha avuto luogo la Processione con la Madonna portata in spalla dai sacerdoti attraversando la Piazza Duomo. Giunti in Cattedrale, è intervenuto Mons. Giuseppe Verucchi che ha fatto riferimento alla brano evangelico della visita di Maria ad Elisabetta, con il canto di gioia del ‘Magnificat’.  Purtroppo ha detto l’Arcivescovo l’umanità sta vivendo qualcosa di contrario e di lontano. Ha chiesto di pregare la Madonna per il S. Padre, per il VII incontro Mondiale delle Famiglie, per il terremoto che ha colpito i territori delle Diocesi di Modena-Nonantola, Carpi, Bologna, Ferrara e anche diverse chiese del portuense e dell’argentano rese inagibili al culto.
Mons. Verucchi ha continuato portando l’esempio della corona del Rosario fatta di tanti grani che noi possiamo paragonare ai valori. Il primo valore però è il dono della vita, è talmente importante che se viene negato, non ci sono gli altri. Se noi neghiamo Dio che si è rivelato in Gesù Cristo, il mondo cade nella barbarie, se non ci lasciamo guidare da Gesù, ma viviamo questa cultura del relativismo, del faccio ciò che voglio, avremo altro che terremoto! Mons. Verucchi si è detto preoccupato per questa forte crisi dei valori, di famiglie che crollano, di aumento delle separazioni e dei divorzi, ma anche nel vedere gente che raccoglie delle notizie trafugate per guadagnare o nel vedere coloro che approfittano del dolore pur di far soldi. Ma c’è il rispetto della dignità della persona? E’ giunto il momento di ricostruire decisamente le basi, le fondamenta del nostro modo di pensare. Dobbiamo tornare al catechismo. Cominciando dagli adulti. Sarà proprio questo il tema. anticipato dall’Arcivescovo. che la nostra Arcidiocesi dovrà affrontare per vivere l’Anno Pastorale 20122-2013. Proviamo a lavorare con gli adulti e per gli adulti, impegnarci a fare dei cammini formativi seri. Al termine, l’Arcivescovo dopo la Preghiera, ha concluso impartendo la benedizione con il Simulacro che è stato onorato dai fedeli con il bacio alla Sacra Effige.
Julles Metalli