Scuola di Formazione Teologica: al via il Corso di Morale Speciale.

Morale speciale, alla riscoperta dei documenti del Magistero
 Dal “RisVeglio Duemila” N. 2/2017
 “La Parola del Magistero”: è più che un titolo ma un vero e proprio programma quello con il quale si presenta quest’anno il corso di Morale speciale della Scuola di formazione teologica San Per Crisologo, al via il prossimo 30 gennaio. Gli incontri si terranno il lunedì sera fino al 27 febbraio, alle 20.45, alla sala Don Minzoni del seminario. Ne parliamo con l’incaricato diocesano per la scuola, don Giovanni Giussani.Quest’anno il corso è inserito nel programma formativo istituzionale della scuola di formazione teologica (con le lezioni del lunedì). Perché?“Ogni istituto di formazione teologica, di qualsiasi livello, abitualmente prevede corsi di teologia morale “speciale”, per trattare gli argomenti della vita, della famiglia, della sessualità. Proprio in questi ambiti, famiglia, amore coniugale, procreazione, in modo ovviamente analogico, ognuno di noi si avvicina all’azione di Dio, al mistero di Dio creatore. Ecco perché con il nostro arcivescovo e con l’equipe della scuola abbiamo pensato di proporre in quest’anno scolastico un percorso formativo specifico, inserendolo con semplicità nel ciclo istituzionale triennale della ‘San Pier Crisologo’. È certamente necessario approfondire questi temi, e non solo per gli ‘addetti ai lavori’, bensì per ogni cristiano”.Perché avete scelto di approfondire i documenti del Magistero su questo tema?“Per rendere il percorso percorribile da tutti, in modo estremamente chiaro. Considerando che in sole cinque serate abbiamo la necessità di trattare tanti e diversi temi, la soluzione migliore ci è sembrata quella di partire da Magistero della Chiesa. Di molto altro avremmo potuto parlare, ma questi sono, per così dire, i ‘fondamentali’”.Chi sono i relatori e perché avete scelto loro?“Sono esperti nella materia, formati specificamente in Teologia Morale. Inizia don Federico Emaldi, nostro presbitero diocesano, e teologo morale, trattando la Lettera enciclica Humanae Vitae del beato Paolo VI. Padre Paolo Carlin, oltre ad essere anche lui teologo morale, è conosciuto in diocesi come esorcista, e vero esperto sull’intreccio di varie problematiche e i temi della famiglia e il 6 febbraio parlerà della Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II. Padre Giorgio Maria Carbone, domenicano, da sempre approfondisce i temi bioetici alla luce delle ragioni della ragione quindi con impostazione tomista, e il 13 febbraio affronterà l’istruzione Donum Vitae. Don Massimo Pelliconi è dottore in bioetica, purtroppo ancora poco noto il suo libro frutto della sua tesi di dottorato ‘Diventerete come Dio’, e parlerà dell’Evangelium Vitae di San Giovanni Paolo II, il 20 febbraio. Chiude don Perez Soba dell’Istituto Giovanni Paolo II di Roma, dove ha approfondito i temi della famiglia e della vita alla luce del Magistero, che il 27 febbraio ci parlerà dell’Istruzione Dignitas Personae”.Qual è la principale novità o principio introdotto con ciascuno dei documenti che presenterete? “Tante volte ci si accorge che si parla o si scrive su argomenti delicati e fondamentali senza avere conoscenze adeguate su ciò che veramente affermano i documenti magisteriali, e si corre il reale rischio di parlare per slogan, o peggio ancora, di riferire solo quello che i mass media dicono che la Chiesa afferma. Ecco perché i temi del vincolo del sacramento del matrimonio, della procreazione responsabile, della sessualità, della contraccezione, della difesa della vita di ogni concepito e quindi anche i ‘no’ della Chiesa all’aborto, alla fecondazione extracorporea, al divorzio, all’eutanasia sono dovuti ai ‘sì’ più grandi che sono alla base di un’antropologia personalista che rispetta la dignità dell’essere umano nel suo essere maschile e femminile, della relazione di coppia, della famiglia (culla della vita), di tutti i concepiti, di tutti i morenti, alla luce di Colui che, incarnandosi, si è fatto uno di noi, Lui che è via, verità e vita. Siamo consapevoli che la pastorale non è né tale né efficace se non è agganciata alla dottrina. Questo in sintesi il percorso che avrà ovviamente sentieri che si intersecheranno nelle varie lezioni. Un percorso didattico anche per far conoscere integralmente i documenti e risvegliare il desiderio di approfondire la nostra fede”.Come stanno andando in generale i corsi della Scuola di formazione teologica quest’anno?“La necessità di formarsi è sentita in diocesi, soprattutto da chi, più attento, opera all’interno dell’agone della pastorale. Ma credo che sia necessario un balzo in avanti: di laici preparati alle sfide del 21esimo secolo ne abbiamo tanto bisogno! Penso soprattutto agli insegnati della religione cattolica (che ritengo abbiano l’obbligo morale di aggiornarsi in materie teologiche), ai catechisti, agli animatori di gruppi parrocchiali. Riguardo alla partecipazione non ne faccio una questione di numeri. Sicuramente molto attirano i corsi di esegesi biblica, tenuti negli ultimi anni da don Gianni Passarella; quest’anno comunque anche gli altri due corsi finora proposti, quello di introduzione alla Teologia fondamentale con una bellissima riflessione sul simbolo della fede (grazie a don Francesco Furlan) e quello di introduzione alla Liturgia con approfondite lezioni sulla ministerialità nella Chiesa (grazie a don Vincenzo Cetrangolo) sono andati molto bene”.Come prosegue la scuola? “Nel ciclo istituzionale proseguiamo appunto con il corso di introduzione alla Morale speciale, da lunedì 30 gennaio. E concluderemo l’anno formativo con un’altra interessante introduzione al Diritto Canonico, su un argomento che negli ultimi anni non è mai stato trattato: le Leggi che regolano la vita nella Chiesa, con la professoressa Tiziana Occhiodoro”.
 Daniela Verlicchi