Pietre Vive, l’annuncio attraverso i nostri mosaici

Pietre Vive,
l’annuncio attraverso i nostri mosaici

Dal “RisVeglio Duemila”  N. 8/2018

 

“C’è un momento, durante la visita guidata, nel quale lo sguardo di chi ti sta ascoltando cambia: o si abbassa, o gli occhi si arrossano, o si commuovono. E capisci che qualcosa di quello che stai dicendo passa”. Capita spesso alle Pietre Vive di Ravenna, non semplici guide turistiche, ma una comunità viva di credenti che offre ai turisti, a partire dai monumenti dell’Opera di Religione, la loro testimonianza di fede. Lo hanno fatto anche lo scorso week-end tra il Battistero Neoniano, Galla Placidia e San Vitale. E il risultato, come spiega Beatrice Minotta, responsabile della comunità ravennate, è stato “sorprendente” come sempre, “per le persone che incontriamo, per le Pietre vive che partecipano (16 nell’ultimo week-end, da Bologna, Firenze, Verona, ma anche dalla Svizzera, mentre la nostra comunità al momento è composta da tre persone, nessuna romagnola – ndr) e per il clima che si instaura”.

I monumenti bizantini, visti attraverso gli occhi della fede, spiega, sono delle vere e proprie calamite. Beatrice e “colleghi” nel week-end hanno incontrato tra le 200 e le 250 persone, evidentemente non tutti credenti, con l’obiettivo di dare a chi ascolta non tanto informazioni che si possono trovare in una qualsiasi guida ma “restituire il significato per cui questi monumenti sono nati, e far entrare il turista in una storia di fede di cui è parte integrante”. Le reazioni, come spiegava Minotta, sono diversissime, ma possono toccare l’animo nel profondo.

“A Ravenna – conclude la responsabile del gruppo –, non ho mai assistito a reazioni negative da parte di atei o non credenti: forse è evidente a tutti che i nostri monumenti non possono essere interpretati in altro modo”. Il prossimo appuntamento con le guide di Pietre Vive a Ravenna sarà il 19 e 20 maggio.