Non solo cibo, anche relazioni

Non solo cibo, anche relazioni 
Dal “RisVeglio Duemila” N. 46/2017   

Un pranzo di Natale sobrio ma centrato sulle relazioni e sull’accoglienza, quello organizzato il prossimo 23 dicembre alle 12.30 nella parrocchia del Redentore a Ravenna.
Una tradizione che si ripete tutti gli anni per iniziativa della Consulta del volontariato e dal Centro di servizio del volontariato “Per gli altri”: “Saranno 280 le persone che arriveranno – spiega la presidente della Consulta Mirella Rossi – . Famiglie o singoli segnalati da Servizi Sociali e Caritas diocesana e parrocchiali, altri che frequentano abitualmente o saltuariamente la mensa dei Girgenti o quella di San Rocco”.
A servirli una sessantina di volontari provenienti dalle 30 associazioni che hanno aderito all’iniziativa, dal Comitato antidroga a Mistral, da Legambiente a Terzo Mondo. “Ci sarà un rappresentante di ognuna – aggiunge Rossi – che starà a tavola con loro, perché vogliamo creare dei legami e privilegiare il calore delle relazioni rispetto al fasto dei pranzi natalizi”. Ecco allora che il menù di quest’anno sarà a base di pasta corta al posto dei tradizionali cappelletti e la tavola apparecchiata con carta biodegradabile. La macchina organizzativa è partita ad ottobre, subito dopo la festa del volontariato, per intercettare spazi e risorse e garantire a chi è meno fortunato un’occasione di incontro e condivisione della gioia che porta con sé la festa della Natività. Gli alimenti, continua Rossi, provengono oltre che dal Banco alimentare, da Coop Alleanza 3.0, mentre Deco Industrie fornirà i panettoni e Studio Venturini le bevande. “Sarà un pranzo semplice, anche per i finanziamenti che si sono via via assottigliati – aggiunge – , ma questo non ha compromesso lo spessore dell’iniziativa che da tre anni viene ospitata negli spazi della parrocchia del Redentore, grazie alla collaborazione di don Alberto Brunelli, già presidente del Csv”. Al pranzo ci saranno anche le persone che don Claudio Cicillo, attuale presidente del Csv, segue attraverso Tracce, il progetto di accoglienza nato dal Ceis per aiutare, attraverso servizi di piccola ristorazione e accesso ai servizi internet per la ricerca di un’occupazione, chi è senza fissa dimora, ma anche chi si trova sotto la soglia di povertà e preferisce rimanere nell’anonimato. Anche se al pranzo della Consulta il numero degli ospiti è rimasto stabile con circa 300 persone ogni anno, aggiunge padre Claudio, la povertà è però in aumento. Proprio per la difficoltà di molti a chiedere aiuto, il rischio è quello di un disagio sommerso, difficile da intercettare. Tra le autorità che parteciperanno al pranzo il sindaco Michele de Pascale, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, il prefetto Francesco Russo, il direttore della Caritas diocesana Don Alain Gonzales.