L’Annuncio di Quaresima 2012

L’Annuncio di Quaresima 2012

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 7/2012
 
Ogni cristiano ha un proprio cammino spirituale da vivere. Sentiremo più volte, nel periodo quaresimale, ripetere la parola ‘convertirsi’; Gesù inizia la sua predicazione in Galilea dicendo: ‘Il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo’. Cosa significa per noi ‘convertirsi’? Significa assumere un diverso modo di pensare e di agire, mettendo Dio e la sua volontà al primo posto nella nostra vita.
Durante l’Annuncio di Quaresima che si è tenuto venerdì 17 febbraio alle ore 20.45 in Cattedrale per il Vicariato di Città e gli altri (esclusi quelli di Cervia, Argenta e Portomaggiore dove il nostro Arcivescovo mons. Giuseppe Verucchi si era già recato durante la settimana), i fedeli con i Sacerdoti, Parroci, Religiosi/e hanno preso in esame quattro strade: la Parola di Dio, la preghiera, il dominio di sé, la carità.
1. La Parola di Dio. E’ stato portato all’altare il libro della Parola di Dio e sono stati posti alcuni interrogativi: ‘Come entriamo in contatto con la Parola di Dio? Siamo attenti alla sua proclamazione nella liturgia, e all’omelia? Seguiamo le catechesi? Lasciamo spazio alla lettura e alla meditazione personale’? E’ seguito l’ascolto di uno scritto di fratel Carlo Carretto.
2. La Preghiera. Un Laico ha portato all’altare dell’incenso, segno della preghiera che sale a Dio. ‘L’incontro con Dio inizia per noi con la preghiera? La preghiera ha un’incidenza particolare nella nostra vita quotidiana’? E un’altra riflessione di Suor Chiara.
3. Il dominio di sé: È stata portata una ciotola con della sabbia, segno del deserto, luogo della tentazione. ‘Ognuno di noi è libero dalla sete di potere sulle cose e sulle persone? E’libero dai propri condizionamenti, dall’odio e dal rancore verso gli altri’? E’ seguito l’ascolto della lettera agli Ebrei (10, 19-25).
4. La carità. Ultimo segno un piatto con dei semi per chiederci se ‘c’è in noi l’urgenza di inventarci gesti nuovi e generosi di accoglienza, di premurosa attenzione, di servizio, di condivisione e perdono’?
Dopo la proclamazione del Vangelo secondo Matteo (12, 20-26) è intervenuto l’Arcivescovo sottolineando il fatto che i cristiani sono dei come dei pellegrini verso l’eternità, che ogni giorno vogliono incontrare il Signore. Lo incontriamo, ha proseguito, quando ascoltiamo la Parola, quando ci raduniamo in preghiera, nel Sacramento della Confessione, nell’Eucaristia. Da qui l’invito del nostro Pastore per la Quaresima, a partecipare tutti i giorni alla S. Messa, ad aiutarci vicendevolmente per compiere opere buone come: la comunione fraterna; se un fratello sbaglia, bisogna aiutarlo perché riesca ad uscire dalla situazione di peccato in cui si trova; le opere di carità. Ha fatto seguito il momento penitenziale e di Adorazione.
Dopo l’Esposizione del SS. Sacramento, l’Arcivescovo e i sacerdoti si sono messi a disposizione per le confessioni individuali, mentre venivano proposte all’assemblea alcune preghiere intervallate da canti e da momenti di silenzio. Infine insieme si è recitata la Preghiera di ringraziamento prima della Benedizione Eucaristica. La nostra Quaresima non sia tanto un insieme di regole e digiuni, ma l’incontro dell’uomo con l’uomo, dell’uomo con gli altri uomini. E’ così che si gioca la nostra credibilità, è così che riveliamo agli uomini l’amore di Dio per l’uomo.
Julles Metalli