Festa per i due Diaconi

Festa per i due Diaconi

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 14/2011
 
Sabato 2 aprile alle 20.30, nella nostra Cattedrale metropolitana, sono stati ordinati Diaconi, in vista del sacerdozio, due nostri seminaristi: Aldo Stella e Mattia Balelli.
Aldo è originario d San Giuseppe di Comacchio, mentre Mattia di Santerno di Ravenna. La celebrazione è iniziata con una lunga processione di seminaristi (compagni di Aldo e Mattia), di diaconi e di preti, verso l’altare. La chiesa era gremita di gente ed un coro formato da ragazzi di più parrocchie animava col canto la liturgia. Le prime parole del Vescovo sono state di gratitudine: per Aldo e Mattia perché hanno deciso di donare la loro vita interamente al Signore nel ministero ordinato, per il Seminario diocesano e regionale e per tutti i presenti, il cui grande numero testimoniava l’affetto e la stima per i due candidati. L’omelia di Mons. Giuseppe Verucchi stata incentrata sugli atteggiamenti di Gesù nel vangelo del ‘cieco nato’: Gesù va verso, cammina in mezzo alla gente, guarda, fa dei gesti (impasta del fango) e non solo guarisce, ma salva, Gesù opera quando c’è la luce (ossia in piena comunione col Padre).
I diaconi, proseguiva l’Arcivescovo, sono chiamati a compiere gli stessi gesti di Gesù, anzi sono chiamati anche ad aiutare gli altri cristiani a compierli. Mattia e Aldo, che si donano al Signore, lo fanno per tutta la vita e per essere dono per tutti in ogni momento. Essere dono per il Signore è vivere in Lui e per Lui e ciò comprende l’essere a servizio della Chiesa, ossia compiere gli stessi gesti di Gesù a servizio di tutti i cristiani. Solo che non basta fare dei servizi per essere a servizio; c’è modo e modo infatti di servire: la gente guarderà volentieri non solo al servizio in sé, ma anche a come lo si compie; necessario è quindi amare nel servire, esprimere benevolenza, affetto, tenerezza, premura per la persona. Essere a servizio della gente poi non vuol dire fare tutto quello che vuole la gente, ma fare tutto ciò che è bene, nell’ottica del Signore, per la gente. Bisogna dunque invocare necessariamente lo Spirito per servire bene il Signore e la gente. Dopo l’omelia sono avvenuti i riti di ordinazione: impegni degli eletti, litanie dei santi, imposizione delle mani, preghiera consacratoria e riti esplicativi. La liturgia è poi proseguita sentitamente partecipata fino alla fine.
Prima della benedizione conclusiva l’Arcivescovo ha annunciato gli altri appuntamenti significativi per il nostro Seminario diocesano in quest’Anno Pastorale: l’accolitato di Alain il 5 maggio, l’ordinazione presbiterale di Lorenzo e Stefano il 14 maggio e la candidatura di Roberto il 31 maggio. La gioia della festa si è poi protratta in un momento conviviale in Seminario.
Roberto Savorelli, seminarista
 
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