Elezioni 2011 – Lettera dell’Arcivescovo

Elezioni 2011 – Lettera dell’Arcivescovo

 
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 6/2011
 
 
Ai Sacerdoti,
nei prossimi mesi si svolgeranno le elezioni Comunali e Provinciali. Desidero condividere alcune riflessioni e darvi alcune indicazioni.
 
1. La situazione generale. Viviamo, a livello nazionale, un momento difficile: soffriamo per tanti problemi che riguardano l’economia, la finanza, il lavoro e, di conseguenza, la vita di tante famiglie che vivono situazioni a volte drammatiche. Il degrado dell’azione politica, da una parte e dall’altra, è evidente a tutti. Sui mass-media assistiamo a caroselli che avvelenano ancora di più l’opinione pubblica e amareggiamo gli animi. Appare con sempre maggiore chiarezza che quando, nella vita, nell’azione politica e nelle persone vengono meno i valori, ci si dimentica del bene comune e si imposta l’esistenza e l’operare in base al relativismo, è segno che siamo sull’orlo del decadimento della società. Tutto questo ci preoccupa molto!
 
2. La gente non è così. Ci sono ancora tante persone, famiglie, gruppi, realtà sociali sane. Tanti che non accettano il relativismo che porta a pensare che tutto ciò che è possibile è lecito e tutto ciò che piace si può fare. Tanti che credono che la vita vada basata sui valori e che si debba dire no a ciò che non è eticamente valido. Tanti che pensano e desiderano che la politica debba essere: vissuta da persone oneste e credibili, fondata sui valori fondamentali che stanno alla base del bene comune e interpretata in spirito di servizio.
 
3. Valori fondamentali. Non ci sono valori di destra o di sinistra. Ci sono i valori umani sui quali basare la vita e, in particolare, l’azione politica.
È a questi valori che:
–       ogni persona farà riferimento per impostare la sua vita; chi vuole una società sana si impegnerà a vivere con coerenza etica la propria esistenza e il proprio comportamento.
–       Chi è impegnato nel campo sociale e politico si rifarà per impostare bene la sua azione e le sue scelte.
–       Chi partecipa alla campagna elettorale e chi vota si riferirà per scegliere coloro che avranno il compito di guidare il paese.
Questi valori fanno parte del patrimonio che la storia ci ha trasmesso e sono iscritti nella coscienza di ogni persona.
Eccone un elenco indicativo:
–       la dignità di ogni persona umana;
–       la vita, dal concepimento fino alla morte naturale;
–       i diritti e i doveri fondamentali della persona;
–       la libertà religiosa, la libertà della cultura e dell’educazione;
–       la libertà della famiglia di poter scegliere la scuola per i propri figli;
–       la sacralità della famiglia basata sul matrimonio tra un uomo e una donna, aperta alla paternità e alla maternità;
–       l’attenzione ai poveri, ai deboli;
–       il diritto ad un lavoro dignitoso e giustamente retribuito;
–       l’accoglienza ai migranti nel rispetto della dignità della persona, delle esigenze del bene comune e della legalità;
–       lo sviluppo della giustizia;
–       la promozione della pace
–       la salvaguardia del creato.
 
4. Preghiera e riflessione. Vi invito a pregare il Signore per l’Italia e per i nostri paesi. Il Signore illumini, guidi e sostenga quanti sono chiamati alle urne e quanti saranno eletti affinché vivano la chiamata in spirito di servizio per il bene comune. Inoltre vi invito a proporre riflessioni che aiutino i fratelli nella fede ad agire in base alla retta coscienza e coerenti con i valori fondamentali.
 
5. Noi sacerdoti:
‘      rimaniamo fuori dal dibattito e dall’impegno politico preelettorale, asteniamoci assolutamente dall’appoggio a qualsiasi partito o schieramento politico o candidato.
‘      Non daremo in uso locali di proprietà della parrocchia o di altri enti ecclesiastici a persone aventi cariche istituzionali di qualunque grado e genere che ne facessero richiesta per sostenere la campagna elettorale di una parte politica o di un candidato per incontri a scopo elettorale. 
‘      Sarà nostra cura vigilare affinché all’interno dei locali parrocchiali o sul sagrato della chiesa non si faccia volantinaggio, affissioni di manifesti o comunque propaganda elettorale né si usino bollettini o altri media parrocchiali per tale scopo.
 
6. Facciamo la nostra parte.
–       Illuminiamo le coscienze, in base alla Parola di Dio e all’insegnamento sociale della Chiesa.
–       Invitiamo alla preghiera.
–       Formiamo persone che sotto la loro personale responsabilità si impegnino nel campo sociale e politico con coerenza, competenza, amore e in spirito di servizio.
–       Annunciamo Cristo morto e risorto e restiamo ‘liberi’ per poter annunciarLo a tutti.
–       Favoriamo la comunione tra i credenti, anche se optano per schieramenti diversi. La comunione fraterna e la fedeltà a Cristo è più forte delle scelte differenti .
Sono convinto che ci manterremo fedeli a queste indicazioni.
Il Signore ci illumini e ci sostenga.
 

+ Giuseppe Verucchi