Davide Riminucci diventa lettore

Davide Riminucci diventa lettore
  Dal “RisVeglio Duemila” N. 3/2017
  “La Parola di Dio va letta e meditata quotidianamente. Così diventa fonte di arricchimento personale, offre occasioni di confronto con le persone ed è uno strumento per far conoscere il Signore”. Ha già viva la passione per la Parola Davide Riminucci che domenica prossima, 29 gennaio, nella sua parrocchia, a San Giuseppe Operaio diventerà lettore, una tappa verso il diaconato permanente. Succederà durante la Messa delle 11, presieduta dall’arcivescovo Lorenzo. “Sono originario della parrocchia di San Simone e Giuda – spiega Riminucci – ma da cinque anni sono a San Giuseppe Operaio. Vengo da una formazione salesiana e il mio impegno nella Chiesa si è rivolto, da sempre, soprattutto ai giovani, nelle parrocchie, negli oratori, non solo in città ma anche a Lido Adriano e Punta Marina”. Il desiderio di diffondere la Parola di Dio, unito alla possibilità di trovare un lavoro, lo ha spinto, sei anni fa, ad iniziare gli studi presso l’Istituto superiore di Scienze religiose a Forlì. “Grazie agli studi – continua Riminucci – adesso insegno religione, al Liceo Classico e alla Don Minzoni. Al lavoro si affianca il mio impegno di animatore, che però non colma il mio desiderio di mettermi al servizio della Chiesa in modo più attivo. Per questo motivo ho intrapreso il cammino verso il diaconato permanente, continuando gli studi”. Il 7 dicembre 2015 ha fatto la sua candidatura ufficiale. Una scelta che per Riminucci significa una rinuncia consapevole al matrimonio: “Io non sono sposato e quindi la mia sarà una scelta definitiva”. Con il lettorato Riminucci sarà ancor più al servizio della Parola di Dio, da proclamare nella liturgia, ma anche da annunciare nella catechesi e in altre forme, ad esempio la lectio divina. “Devo fare – dice ancora Riminucci – uno studio più approfondito delle letture bibliche della domenica, di come farla ‘arrivare’ alla gente, perché sia loro di aiuto e guida. Il mio desiderio è di servire sempre più la Chiesa, di essere di aiuto al parroco e alla comunità, ovunque l’arcivescovo, una volta che sarò diacono, mi invierà. Impegnarmi in tal senso, con spirito di servizio, so che mi darà ancora più gioia”. 
 Fabrizio Casanova