AC: L’intervento di Padre Enzo Bianchi al Convegno delle Presidenze

AC: L’intervento di Padre Enzo Bianchi al Convegno delle Presidenze
Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 18/2012
                            
La profezia del concilio, speranza per l’uomo
‘Amici dell’Azione Cattolica vi chiedo un favore, un impegno urgente, ve lo chiedo in ginocchio. La grande eredità del Concilio è proprio questa. Va bene l’ecumenismo, il dialogo interreligioso ma la realtà in cui state in mezzo è quella di una massa ormai non più cristiana, di indifferenti. Il termine Dio non gode buona salute, soprattutto nelle nuove generazioni. Imparate a render conto con parole umane e comprensibili della fede che è in voi e delle istanze che vi muovono. Oggi si parla troppo in termini teologici, confessionali, la gente non ci capisce, finisce per prenderci per integralisti, per talebani’. E’ questo il lascito di Padre Enzo Bianchi all’Azione Cattolica al termine della sua relazione su ‘La profezia del Concilio, speranza per l’uomo’. Testimone di chi ha seguito da vicino il Concilio, la speranza che lo ha accompagnato e i tentativi di una sua realizzazione, P. Bianchi ha continuato: ‘Sappiamo noi stare nel mondo in compagnia degli uomini? Sappiamo parlare loro con l’umanità? Solidali con loro, capaci di dire qualcosa a nome di Cristo? Abbiamo la capacità di una differenza cristiana nel nostro quotidiano? Perché Cristo è intrigante, e se non sono credenti hanno bisogno di un linguaggio che li intrighi. Devono sperimentare che il cristianesimo è un umanesimo, che ciò che è cristiano è sempre a servizio dell’uomo, per l’uomo’. Da duemila anni noi confessiamo che Gesù Cristo è vero Dio ma non confessiamo con la stessa forza che è stato vero uomo. E’ stato lui l’uomo per eccellenza e quando Dio lo ha mandato è stato perché guardandolo diventassimo conformi a lui. Ciò che c’era di straordinario in Gesù Cristo non era di ordine religioso, era di ordine umanissimo. Attraverso l’umanità di parole e fatti ci ha raccontato il Dio invisibile, ci ha aperto la strada al Padre. ‘Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventi più uomo’, ha concluso P. Bianchi, ‘ci ha tracciato una via di umanizzazione. Cominciamo a far percorrere agli uomini questa via e credo che apriremo grandi cammini alla fede. Se continuiamo a parlare di evangelizzazione e non siamo capaci di percorrere questi sentieri di umanizzazione agli uomini non interesserà. Ac, prenditi questo impegno: trovare la complicità dei non cristiani, di questo mondo in cui affondiamo fatto di indifferenza. E’ tua questa eredità di vivere nella storia con gli uomini cercando di capire ogni volta che loro dicono ”Vogliamo vedere Gesù”.
Fabio Zannoni