31 dicembre, la marcia della pace parte dalla moschea

31 dicembre, la marcia della pace parte dalla moscheaDal “RisVeglio Duemila”  N. 47/2016 E’ difficile parlare di pace oggi, dopo gli attentati di quest’anno (l’ultimo lunedì a Berlino), dopo anni di guerra in Siria, in questo clima di odio che uccide molti cristiani in giro per il mondo. E forse ancora di più è difficile farlo in maniera concreta, a partire dal nostro impegno di cristiani qui, oggi, a Ravenna. La diocesi (e in particolare l’Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato e la Caritas) assieme alla comunità mussulmana della città e alle altre comunità religiose propongono alla fine di questo 2016, funestato di stragi e guerre, di camminare e pregare insieme, per la pace. L’occasione è l’annuale Marcia per la Pace che per la prima volta (certamente a Ravenna, ma forse anche a livello italiano) partirà dalla moschea di via Guido Rossa. “Abbiamo pensato che in un mondo e in un periodo storico caratterizzato da contrapposizioni e violenza – spiega il direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale Luciano di Buò – fosse il segno più significativo che invece la collaborazione e l’incontro tra persone di religioni diverse è possibile e qui a Ravenna è realtà”. La marcia è infatti l’apice di un percorso che ha portato nei mesi scorsi il centro islamico e la comunità diocesana a conoscersi, parlarsi e visitarsi reciprocamente (cattolici in moschea e mussulmani in Seminario), al di là dei possibili pregiudizi, grazie ad un ciclo di incontri, “Insieme per la pace dialogando”, organizzato dal Movimento dei Focolari in collaborazione con tante altre associazioni e movimenti laicali. È quello che succederà anche il 31 dicembre, con un invito aperto a tutta la città. Si parte alle14.30 dalla stazione, dove la diocesi metterà a disposizione due pullman che porteranno i partecipanti al centro islamico di via Guido Rossa, dove è prevista una breve visita guidata. Da qui poi si tornerà in città, per la partenza della marcia a piedi da piazza Barazza alle 16. “In città abbiamo previsto un percorso breve ma significativo – prosegue Di Buò –: scenderemo per via Cavour fino al sagrato di San Domenico, dove gli Avvocati di strada daranno la loro testimonianza, perché la povertà si combatte anche con la giustizia, poi il corteo arriverà in piazza del Popolo dove il sindaco Michele de Pascale  e il Prefetto Francesco Russo affronteranno i temi dell’integrazione e delle migrazioni sul territorio. Infine la marcia terminerà a San Francesco con una preghiera ecumenica per la pace”.  Non solo religioni diverse, ci saranno anche istituzioni, realtà sociali e caritative il 31 dicembre a marciare per le vie della città perché evidentemente la pace è “affare di tutti”. “L’organizzazione di questo evento ha creato e sta creando un clima particolare in città – spiega il direttore della Pastorale Sociale –. Con le tante realtà con le quali abbiamo organizzato la marcia ci siamo ritrovati a parlare di stili di vita, abbiamo condiviso iniziative e ragionato su altre. Mi pare si stia formando un tessuto, una rete che mette al centro l’uomo e la sua dignità. La marcia sembra più un punto di partenza che di arrivo”. L’atteggiamento è quello auspicato da papa Francesco proprio nel messaggio per la Giornata della Pace 2017: la non violenza non solo come mancata risposta alla violenza ma anche come “metodo politico fondato sul primato del diritto. Se il diritto e l’uguale dignità di ogni essere umano sono salvaguardati senza discriminazioni e distinzioni – scrive Francesco –,la non violenza intesa come metodo politico può costituire una via realistica per superare i conflitti armati. In questa prospettiva, è importante che si riconosca sempre più non il diritto della forza, ma la forza del diritto”. È qualcosa che si impara, dialogando, mettendo da parte i pregiudizi, è uno “stile di vita”, che parte dalla consapevolezza che, come spiega il Papa, “la pace è l’unica via del progresso”. È l’atteggiamento che ci ha insegnato Gesù Cristo morendo in croce. E si può imparare anche dialogando e camminando con persone anche molto diverse da noi per la pace. Il 31 dicembre, a Ravenna, c’è questa opportunità.