Visita pastorale a Pievequinta, l’arcivescovo: famiglie ed educatori insieme per trasmettere la fede ai ragazzi

Vicariato di Classe-Campiano

Le preoccupazioni legate alla crescita dei figli, ma anche il desiderio di fare rete, condividendo i valori in cui si crede. Sono i due aspetti emersi sabato 25 febbraio a Pievequinta, durante l’incontro fra l’arcivescovo e i genitori dei bambini del catechismo (una cinquantina i partecipanti) in occasione della visita pastorale. Monsignor Lorenzo Ghizzoni in precedenza aveva salutato, in chiesa, i bambini, spronandoli a seguire in futuro l’esempio dei loro catechisti e ad essere ragazzi che fanno testimonianza della loro fede. Ai genitori l’arcivescovo ha rivolto una domanda di partenza: «Come viene vista la parrocchia di Pievequinta da fuori e, con essa, la comunità cristiana che ne fa parte?».

La risposta emersa da molti presenti ha sottolineato il senso di indifferenza con cui viene percepita la parrocchia.
«Non si prova antipatia nei nostri confronti – è stato detto – ma non si interessano a quello proponiamo. E molti non sanno nemmeno quello che facciamo in parrocchia. Nelle famiglie manca l’educazione alla fede, alla vita della comunità parrocchiale». Un problema, questo, che nasce anche dalla scarsità di comunicazione con l’esterno. Ma un altro fattore limita le relazioni con chi non frequenta: per adulti e bambini, spesso, tutto è più importante della fede, della parrocchia. Ogni attività – dallo sport, alla musica, allo shopping, alle vacanze – ha agli occhi dei “lontani”, un valore superiore e così la fede resta ai margini.

Visita pastorale a Pievequinta, l’arcivescovo: famiglie ed educatori insieme per trasmettere la fede ai ragazzi