I Frati Minori della Parrocchia di Milano Marittima

Intervista ai Frati Minori della Parrocchia di Milano Marittima

Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 4/2011
Potete raccontare ‘ ognuno di voi e brevemente ‘ la vostra storia, la vostra provenienza e specificare il ruolo che avete nella comunità parrocchiale di Milano Marittima?
‘Dal settembre 2009 per volere del superiore provinciale dei Frati Minori dell’Emilia Romagna la fraternità francescana della Parrocchia Stella Maris di Milano Marittima, è stata completamente rinnovata nelle persone di fr. Mauro Galesini originario di Ferrara, nella qualità di parroco, fr. Antonio Enrico Mocerino originario di Napoli nella qualità di parroco e fr. Davide Coriani originario di Roteglia (Reggio Emilia) nella qualità di aiutante parrocchiale. È pertanto una parrocchia che viene condotta in ‘solidum’ tra due co-parroci che partecipano del ministero sacerdotale e un confratello non sacerdote coadiutore’.
La vostra è una parrocchia del litorale, che muta radicalmente aspetto (soprattutto dal punto di vista numerico) fra l’inverno e il fine-primavera ed estate. Come è impostata la vostra pastorale parrocchiale, quali le iniziative per coinvolgere i fedeli e su quali forze potete contare?
‘La nostra pastorale è basata sui fondamenti della spiritualità francescana che sono cinque: la vita di preghiera, la fraternità, la minorità, l’evangelizzazione e la formazione. Sopra queste cinque basi abbiamo elaborato, insieme al consiglio pastorale, il progetto di vita della nostra Parrocchia. Siamo convinti infatti che, questi aspetti fondanti il carisma francescano, nella misura in cui sono vissuti pienamente, divengono un terreno fertile quanto mai adatto per accogliere e vivere le direttive pastorali della nostra diocesi di Ravenna-Cervia. Le iniziative per coinvolgere i fedeli sono pressoché quelle di ogni parrocchia: vita liturgica e sacramentale, formazione catechetica per ragazzi e adulti, momenti di aggregazione, gioco e servizio; in estate proponiamo momenti culturali rivolti agli adulti e iniziative per i giovani. Tra le iniziative rivolte ai giovani vogliamo segnalare quella delle Sentinelle del Mattino, con le quali abbiamo iniziato l’estate scorsa una bella collaborazione che ci auguriamo possa continuare nei prossimi anni’.
Nel messaggio per la Giornata Mondiale della vita consacrata, è scritto che ‘La sequela di Cristo, casto, povero e obbediente, costituisce di per sé una testimonianza della capacità del Vangelo di umanizzare la vita’. Come si può vivere questa indicazione oggi, in un mondo che sembra aver dimenticato la presenza di Dio?
L’autenticità della vita consacrata consiste nella sequela del Cristo Signore per la strada della testimonianza di un amore che si dona incondizionatamente a ogni uomo. Pertanto, al mondo che sembra aver dimenticato la presenza di Dio, la vita consacrata testimonia che Dio non si è dimenticato dell’uomo. La vita consacrata non si occupa di calcoli efficientistici per propagare la fede e tantomeno non è chiamata a trovare soluzioni per risolvere i problemi del mondo, ma è consacrata a tenere accesa nel mondo la lampada dell’Amore di Dio al di là di ogni calcolo umano e di ogni speranza terrena. Per umanizzare la vita occorre allora sapere amare autenticamente l’uomo e, i tre voti religiosi, di povertà castità ed obbedienza ne garantiscono la veridicità’.
Infine, sempre nel Messaggio si fa riferimento al compito urgente di educare alla buona vita del Vangelo. Come riuscite a svolgere questo compito?
‘Educare alla vita buona del Vangelo significa aiutare le persone a cogliere la presenza di Dio nel quotidiano per saper leggere ogni avvenimento lieto o triste della vita alla luce della fede. È quello che cerchiamo di operare non solo con i giovani e le famiglie ma con ogni persona che incontriamo’.
 
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