Veglia di Pentecoste e Mandato Missionario per Carabayllo

Veglia di Pentecoste e Mandato Missionario per Carabayllo
 
Dal “RisVeglio Duemila”  N. 20/2015
 
 
Sabato 23 maggio alle ore 20.45 nella Cattedrale di Ravenna, durante la Veglia di Pentecoste, l’arcivescovo Lorenzo darà il mandato missionario a cinque missionari fidei donum che partiranno per la missione diocesana di Santo Domingo nella diocesi di Carabayllo in Perù.
 
Ma chi sono i fidei donum?
 
Sono laici diocesani e preti che hanno accolto l’invito del vescovo di vivere un periodo in un paese di missione per un impegno di evangelizzazione e promozione umana. Fidei donum significa infatti “dono della fede” e questo perché sono “donati” in nome della fede dalla Chiesa di Ravenna-Cervia alla Chiesa sorella di Carabayllo nella consapevolezza che è donando che la nostra chiesa può crescere nella sua missionarietà. Questo primo gruppo è composto innanzitutto da laici e partirà appena trovato un alloggio perché la nuova missione è da costruire letteralmente dalle fondamenta. Questo a significare come l’opera di evangelizzazione è, oggi sempre di più, un compito di tutti i battezzati.
 
Questi laici provengono inoltre da varie zone della nostra diocesi a sottolineare così che questa nuova missione è di tutta la diocesi. Infatti Luciana Gozzo è di Portomaggiore, Nicola Ricci è di Campotto, Flavio Grimandi e Teresa Pasi sono di Ravenna come anche don Stefano Morini che partirà insieme a loro.
 
Ma cosa faranno in missione? Il vescovo di Carabayllo, Lino Panizza, ha chiesto di costruire una nuova parrocchia in un barrio che si chiama Santo Domingo, dove attualmente esiste solo una baracca di legno che funge da chiesa per le celebrazioni domenicali. Il progetto prevede quindi la costruzione di una chiesa, delle opere parrocchiali e di una scuola. Davanti a tanta povertà il modo migliore per combatterla è attraverso l’educazione.
 
Il nostro auspicio, come Centro Missionario Diocesano, è che questa nuova missione diocesana possa essere un elemento di unità e comunione per tutta la comunità diocesana e che ogni persona la consideri la suamissione perche è davvero così.
 
 
L’equipe del CMD