Dal ‘RisVeglio Duemila’ N. 21/2013
Abbiamo respirato l’infinito
Riportiamo alcune testimonianze sull’esperienza vissuta nei giorni scorsi da un gruppo di fedeli ravennati che hanno compiuto un ‘pellegrinaggio di fede’, a piedi, da La Verna a Sarsina, sulle orme di San Vicinio, sotto la guida di Don Alberto Camprini, Parroco di Cannuzzo.
‘Ho iniziato questo pellegrinaggio con propositi di purificazione, ho riflettuto sui percorsi di vita dei personaggi biblici propostici, cercando di collegarli con la mia storia personale, mi sono stupito delle meraviglie della porzione di creato contemplata, ho gustato il piacere dello stare insieme con naturalezza nella diversità delle persone, ho gioito dell’accoglienza riservataci e del sostegno fondamentale della Parola e del pane di vita sul nostro cammino. Grazie a tutti e soprattutto al buon Dio’. Mauro
‘La vita di un cristiano è come affrontare una lunga e dura salita, ma l’arrivare in cima non ha uguali’. Andreas
‘Ringrazio il Signore per avermi fatto incontrare il Don, perché pellegrinaggio dopo pellegrinaggio è il collante che mancava per conoscere a fondo Gesù e un grazie di cuore a tutti gli amici pellegrini conosciuti lungo i cammini’. Giglio
‘Rendo grazie al Signore, per il periodo di fraternità che mi ha concesso di vivere con voi, condividere la gioia della meta e aspettarsi, nella fatica del sentiero, gioire assieme per la meraviglia del Creato’. Massimo
‘Camminare per me è come vivere. Il cammino non si può fare da soli’ si fatica’ ci sono momenti di sconforto, di sofferenza, si sbaglia strada, ci si perde’ poi, insieme, a volte per strade diverse, con l’aiuto di Dio e dei fratelli si arriva alla meta’ si trovano accoglienza e ristoro e, con qualche acciacco, prima o poi si passa, ci si ritrova, sereni e gioiosi’. Emanuele
‘Cammino. Sì, cammino con i piedi. Negli anni molte cose sono cambiate. Io sono cambiato; ma nello zaino metto sempre le stesse preoccupazioni’ E le stesse forze che m’impediscono di viaggiare con scioltezza. Una cosa porto sicuramente con me: la domanda su quale progetto abbia Gesù su di me. Capirlo non sarà mai troppo tardi’ Almeno in questa vita spero. Se in alcuni frangenti non sono stato un buon compagno di viaggio vi chiedo scusa; se non vi ho dato l’aiuto di cui forse avevate bisogno vi chiedo ancora scusa. Io da voi ho però avuto il massimo con la Grazia di Dio. Non dimenticherò nulla di ciò che ho ricevuto. Grazie, fratelli pellegrini’.
‘Durante il cammino si sale, si scende, si percorrono itinerari facili, difficili, si osservano panorami meravigliosi; in alcuni momenti invece la vista è impedita dai cespugli o dalle nubi. La pioggia ci frena, il tempo buono favorisce il cammino. È un po’ il ritratto della nostra vita, che ci riserva momenti diversi. È un po’ il ritratto della nostra fede in Dio, che raggiunge alle volte momenti esaltanti, ma che i ritmi della vita talvolta fanno passare in secondo piano. Il cammino ci insegna che comunque dobbiamo progredire, andare avanti se vogliamo raggiungere la meta. Il Signore ci dia la forza di affrontare la vita di fede con lo stesso spirito che ha caratterizzato questi giorni’. Claudio
E’ bello Signore camminare con i fratelli lungo le strade che hanno percorso i nostri fratelli maggiori: i Santi. Il cammino è faticoso ma ci dona pace. Grazie Signore, grazie fratelli’. Gabriele
‘Il servizio ha tante forme, ma è l’essenza della vita. Grazie della vostra pazienza. Viva Gesù e alla prossima!’. Idio
‘Ringrazio tutti voi per quanto siete stati disponibili. E’ stato bellissimo condividere e imparare il contatto con la natura e con Dio in un’esperienza di rinnovamento e di purificazione dell’anima. Spero di ripetere questo meraviglioso pellegrinaggio’. Teo
‘Carissimi fratelli pellegrini ho vissuto una esperienza ricca di serenità e di umanità. Insieme abbiamo respirato l’infinito. Insieme abbiamo incontrato persone semplici, generose e accoglienti. Insieme abbiamo condiviso, sofferto e gioito. Insieme abbiamo goduto di spazi, colori, creature, e sensazioni. Voglio dirvi il mio grazie e la commozione per il dono che ciascuno di voi è stato per me. Vi voglio bene. Vi benedico. Vi abbraccio’. Don Alberto Camprini